Da ieri l’Ortomercato di Milano è aperto per la vendita al pubblico tutti i giorni dalle 10 alle 12. Ma i dettaglianti non hanno nessuna intenzione di accettare il dictat del Comune. Dino Abbascià (nella foto), presidente del sindacato dei dettaglianti ortofrutticoli di Confcommercio, è preoccupato: “Il rischio, con l’apertura ogni giorno, è che si crei un mercato parallelo a quello degli operatori regolari”.
“E’ inevitabile – dice Abbascià – perché già tutti i giorni entrano, nascosti anche nei camion, decine di immigrati irregolari che acquistano a quattro soldi prodotti di scarto e poi si mettono all’angolo dei mercati a vendere. Una scelta che alla fine favorisce l’abusivismo e danneggia sia il dettaglio fisso che l’ambulantato. Categorie che, a differenza degli abusivi, devono rispettare le regole dell’igiene e quelle fiscali. Personalmente sono molto preoccupato anche delle condizioni igieniche dell’Ortomercato e della situazione delle strade interne alla struttura, in dissesto. L’idea di aprire l’Ortomercato per l’Expo deve fare i conti con una struttura vecchia ed obsoleta. Mi pare una trovata elettorale, che non risponde alle reali esigenze dei consumatori”.
L’ultimo capitolo, non per importanza, è quello dei controlli: “I vigili sono pochi e naturalmente viaggiano in coppia per evitare, giustamente, sorprese. Mentre l’ingresso degli abusivi, che alimentano il lavoro nero, continua. Una situazione rischiosa che può creare situazioni di forte disagio. L’augurio è che il Comune torni sulla sua decisione”. (fonte: Affari Italiani)