OPO VENETO E PSR: PRIORITÀ ALLE ORGANIZZAZIONI DI PRODUTTORI

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Ad inizio d’anno sono stati attivati i primi bandi per alcune misure previste nel nuovo PSR, programma di sviluppo rurale, 2014 – 2020 della regione Veneto. Di estremo interesse risultano gli interventi tesi a consolidare la competitività delle aziende agricole e delle strutture aggregate nel mercato globale promuovendo l’innovazione ed armonizzando lo sviluppo con la dimensione ambientale.

 priorità  alle Organizzazioni dei produttoriPer OPO Veneto risulta strategico che nei diversi interventi previsti dal PSR, sia data un adeguata priorità alle organizzazioni di produttori, che l’Unione Europea ritiene per il settore ortofrutticolo il soggetto centrale dell’Organizzazione Comune di Mercato (OCM) del settore e lo strumento più idoneo per aggregare la produzione e l’offerta e per consolidare le posizioni dei produttori stessi all’interno della filiera.

Il tema è stato oggetto di diversi incontri di OPO Veneto con orticoltori, nei quali sono stati approfonditi il ruolo “strategico” delle O.P. quale importante strumento di valorizzazione delle produzioni sociali e di tutela della redditività dei produttori orticoli soci e non soci, i contenuti dei bandi, i criteri di presentazione, potenzialità e impegni, alla luce dei possibili sviluppi nei prossimi anni del settore ortofrutticolo.

Sono state valutate esperienze passate e potenzialità, in particolare nel settore della sostenibilità ambientale e della biodiversità, argomenti sempre più attuali per dare qualità e sicurezza alimentare ai consumatori. Molto interessanti e innovativi, a tal proposito, gli incontri organizzati a Lusia. Le richieste, le proposte e i progetti di OPO Veneto sono in sintonia con il ruolo fondamentale che viene svolto dalle O.P. (organizzazioni di produttori) e dalle loro forme associale A.o.p. (Associazioni di organizzazioni di produttori) per l’aggregazione, la concentrazione, la programmazione e la valorizzazione dell’offerta. Obiettivi in linea con quanto previsto dall’OCM di settore e che permettono ai produttori, attraverso la riappropriazione di attività logistiche e strategiche, di essere competitivi sui mercati e ottenere un maggiore valore aggiunto. Di avere, in sostanza, più peso nell’intera filiera agro-alimentare e di fare più reddito. (fonte: Ortoveneto)

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