Niente sorprese, stavolta, per Aurelio Pannitteri (nella foto) di ritorno dal Macfrut di Rimini. Tornato in Sicilia dopo essere stato alla fiera italiana dell’ortofrutta, ha trovato tutto come lo aveva lasciato.
Niente di meno scontato, visto come era andata dopo l’ultima grande fiera a cui aveva partecipato. Tornato da Fruit Logistica, a febbraio, aveva trovato gli agrumeti allagati dal terribile nubifragio che si era abbattuto sulla piana di Catania tra l’8 e il 9 di quel mese. Un uragano di 48 ore di tipo tropicale, di una violenza senza precedenti sull’isola. Un’emergenza grave e inattesa che il presidente di OP Rosaria si era trovato ad affrontare appena risbarcato in Sicilia.
Stavolta al rientro da Macfrut, Pannitteri ricorda quei giorni infausti: “Stavamo viaggiando alla grande con la raccolta, e si prospettava una chiusura record, molto avanti nella stagione. I nostri clienti della GDO già erano stati informati che avremmo avuto prodotto così a lungo, e che saremmo stati proprio gli ultimi produttori a finire la campagna, a inizio giugno. E invece…”
E invece così non è andata. Una campagna alluvionata, tantissimo prodotto rovinato, da buttare. Le conseguenze, OP Rosaria le sta pagando tutt’ora. “La chiusura della campagna – precisa Pannitteri – c’è stata il 24 aprile, con un mese di anticipo rispetto al 2022. I volumi di vendita sono stati almeno del 15% in meno rispetto a quelli dell’anno scorso. È venuto a mancare letteralmente un mese di fatturato”.
Supporto da parte delle istituzioni? Pannitteri: “Da febbraio fino ad oggi, non abbiamo saputo nulla da parte dello Stato e della Regione sul riconoscimento di calamità naturale. Ma non c’è da stupirsi: qui vengono ancora applicate le normative dello Statuto del Consorzio di Bonifica Agraria della Regione Sicilia datato 1933”.
La qualità delle arance, per fortuna, non è stata intaccata dall’uragano e, anzi, si è mantenuta molto alta per tutta la durata della campagna. Arance sode, succose, dolci, intensamente colorate.
Alla domanda se sia possibile proteggersi in qualche modo da queste calamità sempre più frequenti e intense, Pannitteri dichiara: “Potremmo investire in frangivento, tra l’altro costosissimi, ma sarebbe un rimedio da poco. Difendono dal vento, ma non possono nulla contro l’acqua. L’unica vera soluzione è quella di ridurre sempre di più i costi di produzione, per far sì che i margini abbiano respiro anche in caso di perdite importanti. E questo, sempre senza compromettere la qualità, che è tutto ciò che ci guida”.
Per abbattere i costi di produzione, OP Rosaria in questi anni ha adottato molteplici soluzioni, tra le quali dotarsi di un sistema di irrigazione ad ala gocciolante, con un risparmio idrico importante, e di un impianto di pannelli solari per ridurre l’impatto sul bilancio del fabbisogno energetico.
Il successo delle attività promozionali
Un supporto importante alla campagna, è arrivato dall’attività pubblicitaria e promozionale condotta da OP Rosaria in tv e sui social: di impatto, accattivante, freschissima.
Grande successo ha riscosso lo spot pubblicitario andato in onda sulle principali emittenti tv nazionali. Protagonista indiscusso, Roy Paci, vulcanico trombettista e compositore siciliano, noto nella scena musicale jazz e capace di bucare lo schermo. Con il nuovo spot, Arancia Rosaria ha portato sullo schermo una ventata di scanzonata “sicilianità” che, tra le note di Roy Paci, è arrivata persino alla giuria del Premio Tecnico della Pubblicità Mediastars, con la vittoria dello “Special Star” per la regia.
Anche l’attività social è esplosa. Da un lato, proprio grazie alla pubblicazione in numerosi post di spezzoni e frame della pubblicità e di foto backstage delle riprese. Dall’altro, grazie alla più recente collaborazione con lo chef Natale Giunta, anche lui sicilianissimo, che, con sorprendenti combinazioni di sapori, propone gustose ricette dolci e salate a base di arance Rosaria, esprimendone al meglio l’essenza. “Roy e Natale sono dei grandi”, dichiara entusiasta Pannitteri.
Nella foto di apertura Aurelio Pannitteri (a destra) assieme a Roy Paci