OLIVERIO (PD): “20% DI SUCCO D’ARANCIA NELLE BIBITE, ORA È LEGGE”

Condividi

"È finalmente una realtà la legge che eleva al 20% la percentuale di succo di frutta nelle bibite analcoliche. Dopo lunghe battaglie parlamentari, dopo le resistenze di alcune multinazionali delle bollicine che ritenevano irrealizzabile e impraticabile l’aumento della percentuale di succo di arancia, oggi finalmente possiamo dire che il progetto si realizza". A sottolinearlo, attraverso una nota, è il deputato del Pd, Nicodemo Nazzareno Oliverio (nella foto sotto).

Il deputato Pd Nicodemo Oliverio "Si tratta – si legge nel comunicato – di un obiettivo che abbiamo perseguito per anni, con il decisivo ruolo delle associazioni di categoria come Coldiretti che vi hanno creduto sin dall’inizio. È una battaglia dei cittadini e dei consumatori che vengono così tutelati e garantiti. Mai più aranciate senza arancia, che fra le altre cose provocavano  notevoli perdite nel settore agrumicolo".
"Ma è anche una battaglia che risponde alle lotte di Rosarno e di tutta la Piana di Gioia Tauro, da qui infatti è partita la battaglia per  la trasparenza e la legalità, contro ogni forma di sfruttamento e di illegalità".
"Ora – conclude Nazzareno – dobbiamo puntare ad altri obiettivi che restituiscano al cittadino il piacere di mangiare e bere prodotti il più naturali possibili, garantiti dalla legge, immediamente riconoscibili e tracciabili per la provenienza, liberi da qualsiasi rischio per la salute dei cittadini".
Nel frattempo la San Pellegrino spa ha innalzato la percentuale al 20% di succo d’arancia nelle aranciate, così come si evince dalle etichetta sulle confezioni già in vendita. Lo comunica Coldiretti Calabria che esprime soddisfazione per l’iniziativa intrapresa dall’azienda.

Il Presidente della Coldiretti della Calabria, Pietro Molinaro (nella foto a fianco), ha evidenziato che "chi la dura la vince e che dal dicembre 2010, dopo i gravi fatti di Rosarno, aveva iniziato questa battaglia per modificare una Legge del 1961 che fissava la percentuale di succo nelle bibite al 12%. Un braccio di ferro con le potenti multinazionali delle bollicine che, sotto lo slogan ‘Non lasciamo sola Rosarno coltiviamo gli stessi interessi’ è iniziato proprio in Calabria e può rappresentare una svolta per l’agrumicoltura italiana".
"Si è rotto il fronte degli industriali delle bibite e forse – aggiunge Molinaro – questo è il miglior regalo che ci consegna Expo Milano. Litri di parole e di pressioni le più disparate, quelle delle multinazionali che nonostante tanti pronunciamenti e disposizioni di legge da parte del parlamento Italiano che ha votato all’unanimità la legge 161 del 30 ottobre 2014 che prevede l’aumento al 20% di succo di arance nelle aranciate tengono bloccato l’iter di perfezionamento definitivo che deve concedere l’Unione Europea. Adesso è giunto il momento per il si definitivo. Ora bisogna andare avanti – rilancia Molinaro – abbiamo l’esigenza di una certificazione etica in etichetta sia per annientare il caporalato e poi riconoscere agli agricoltori un prezzo giusto ed equo che non sottopaghi le arance, a 7 centesimi al chilo".

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE