OLANDA: EXPORT ORTOFRUTTICOLO IN CRISI? NEL PRIMO SEMESTRE È CALATO DEL 9%

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L’export ortofrutticolo da anni è riconosciuto come uno dei cavalli di battaglia dell’Olanda. Tuttavia la prima parte dell’anno ha riservato una brutta sorpresa agli esportatori olandesi. Nel primo semestre del 2013 infatti le esportazioni ortofrutticole dei Paesi Bassi hanno registrato un calo pressoché generalizzato, a parte cipolle e altri prodotti a uso industriale.

In generale nei primi sei mesi dell’anno sono stati inviati all’estero 898 milioni di chili di frutta e ortaggi  contro i 985 milioni dello stesso periodo del 2012, segnado un preoccupante -9%. Forse è ancora presto per parlare di crisi dell’impeccabile, almeno finora, "export oriented" del PAese nord europeo, è tuttavia innegabile che alcuni dati fanno riflettere.

Facendo il pragone tra il primo semestre 2013 con quello dell’anno scorso si notano che le esportazioni in Germania sono scese del 5%, passando da 379 a 362 milioni di chili. Idem per quelle  verso il Regno Unito passate da 135 a 129 milioni di chili (altro -5%).

Ancora peggio è andata in Russia, con 49 milioni di chili di prodotti inviati rispetto ai 75 milioni di chili del 2012, segnando un significativo -35%.

Discorso analogo per Svezia (da 53 a 41 milioni di chili, -22%) e Polonia (da 38 a 34 milioni di chili, -10%). Le buone notizie per l’Olanda arrivano solo dall’export verso la Francia, aumentato dell’11% (si è passati da 50 a 55 milioni di chili) e proprio verso l’Italia, cresciute del 6%, passando da 29 a 30 milioni di chili. (fonte: tuinbouw.nl)

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