Via libera del Comune di Milano alla riqualificazione dell’Ortomercato. Il piano di rilancio del centro agroalimentare milanese è stato approvato in Consiglio comunale con 25 voti a favore e 6 contrari.

Il progetto prevede la realizzazione di una piattaforma logistica di circa 14.400 metri quadrati a temperatura controllata, la demolizione in più fasi di tre degli attuali padiglioni del mercato ortofrutta e la realizzazione di due nuovi padiglioni, ciascuno di circa 75mila metri quadrati, che ospiteranno complessivamente 214 punti vendita, con personalizzazioni a carico degli operatori. Durante i lavori non verranno comunque sospese le attività.

Il restyling costerà quasi 100 milioni di euro (94,6 milioni di euro), ripartiti tra SoGeMi, la società comunale che gestisce i mercati all’ingrosso (10 milioni di autofinanziamento e 45,6 milioni di euro mediante ricorso a debito bancario) e il Comune (da un minimo di 39 milioni a un massimo di 49 milioni di euro a titolo di aumento di capitale sociale, in base alla possibilità dell’autofinanziamento di 10 milioni di euro della società).

C’è chi però non vede di buon occhio il nuovo piano, a partire dai grossisti di Ago. Il presidente Fausto Vasta critica diversi punti, a partire dalla collocazione della piattaforma esterna (l’altra è all’interno dell’Ortomercato), distante dalle attività dei grossisti. Rimane inoltre tra i grossisti il timore di una gestione della struttura da parte di Sogemi senza condivisione delle scelte. Ma Vasta contesta anche la cessione delle aree dal Comune a Sogemi, oltre che la durata dei contratti d’affitto. “So che le novità possono spaventare – replica sul Corriere della Sera il presidente di Sogemi Cesare Ferrero. Ma per la prima volta l’Ortomercato avrà una piattaforma logistica agroalimentare che sarà punto di riferimento per attività complementari, dalla trasformazione al packaging”. Il duello a distanza sull’Ortomercato continua.