NUOVA ZELANDA: NEL 2014 PRODUZIONE AGRICOLA DA RECORD (7 MILIARDI DI DOLLARI) GRAZIE ALL’ORTOFRUTTA

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In Nuova Zelanda è stato raggiunto un risultato storico: nel 2014 la produzione agricola del paese ha superato per la prima volta i 7 miliardi di dollari grazie alla buona crescita registrata in quasi tutti i principali comparti tra cui quello del vino, delle mele, delle patate e delle cipolle.

Tali risultati sono avvalorati anche dall’ultima pubblicazione dello studio di settore annuale Fresh Facts che conferma un valore della produzione pari a 7,16 miliardi di dollari, in decisa crescita rispetto ai 6,7 ​​miliardi dell’anno precedente. In tal senso Peter Silcock, Ceo di Horticulture New Zealand, si è detto fiducioso che il settore raggiungerà il suo obiettivo di 10 miliardi di dollari di produzione entro il 2020. Le esportazioni sono aumentate di 300 milioni attestandosi a 3,9 miliardi di dollari, con un incremento di quasi il 7% rispetto al 2013. Il principale paese di destinazione per l’export ortofrutticolo neozelandese è l’Australia, che ha acquistato prodotti per un valore pari a 872 milioni di dollari (791 milioni nel 2013). Le spedizioni sono cresciute anche verso gli Stati Uniti: da 415 milioni di dollari del 2013 a 489 milioni del 2014. Tra le prime 10 destinazioni però, due – Paesi Bassi e Spagna – hanno contratto gli acquisti dalla Nuova Zelanda passando rispettivamente da 141 a 108 milioni e da 74 a 70 milioni di dollari. Il kiwi rappresenta il primo comparto in termini di export di frutta fresca con un giro d’affari di 930 milioni di dollari, nonostante il trend negativo che mostra una perdita di 65 milioni rispetto ai risultati del 2010. Da evidenziare però che le spedizioni di kiwi giallo mostrano una buona ripresa nella stagione in corso. Le esportazioni di mele hanno superato i 500 milioni di dollari per la prima volta nella storia del paese, portandosi a 536 milioni (free on board) grazie ad un aumento di 61 milioni nonostante la produzione ridotta del 2% rispetto al 2013 in seguito a forti grandinate. Oltre il 20% delle mele esportate è costituito da cultivar autoctone come Jazz e Envy. Degno di nota anche l’andamento dell’export dell’avocado che ha registrato un incremento significativo: da 59,3 milioni del 2013 a 93 milioni di dollari dello scorso anno e in sensibile crescita rispetto ai soli 29 milioni dollari del 2005.

Chiara Brandi

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