NON SOLO AGRUMI PER 3 MORETTI, FRUTTA ESTIVA STRATEGICA: VALE IL 20%

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A marchio 3moretti è usuale reperire confezioni di agrumi e in particolare delle arance rosse di Sicilia a Indicazione Geografica Protetta (Igp). Tuttavia, l’azienda ha saputo diversificare il proprio core business, dedicandosi con successo anche alla frutta estiva. Questa strategia ha permesso di ampliare il giro d’affari, che attualmente supera i 25 milioni di euro e di cui il 20% è rappresentato dalla frutta estiva.

Partenza anticipata per la tabacchiera

La prima frutta estiva immessa in commercio a marchio 3moretti con sede a S.Maria di Licodia, alle falde dell’Etna, a circa 20 chilometri da Catania, è la pesca tabacchiera. Quest’anno è arrivata prima del previsto. Un anticipo di qualche settimana frutto di un andamento climatico inusuale che ha visto la Sicilia primeggiare per le temperature eccessivamente miti e la quasi assenza di precipitazioni.
Un clima strano che, se da una parte preoccupa per la pioggia che si è fatta attendere inutilmente, dall’altra ha regalato frutti profumatissimi e dolci come mai prima d’ora. “Le nostre tabacchiere presentano un concentrazione zuccherina davvero alta: mediamente 14° Brix contro i consueti 11/12”, afferma Luca Bonomo, presidente della Bonomo Spa che commercializza la produzione di frutta estiva e agrumi realizzata su una superficie che complessivamente interessa ben 1.200 ettari. Unico difetto, la pezzatura. Quest’anno, sempre a causa del clima caratterizzato da una primavera precoce e calda, le tabacchiere sono giunte a maturazione prima e non hanno raggiunto i calibri attesi. Ma il sapore e il profumo hanno compensato adeguatamente la pezzatura inferiore e i prezzi hanno trovato la giusta compensazione oscillando tra 2 euro per il calibro B e 2,8 – 2,70 per il calibro AA.
Le bizzarrie del clima sono responsabili pure di un’alterazione del normale calendario di commercializzazione che vede nella Gdo italiana e i mercati svizzeri e tedeschi le principali destinazioni. “Proprio per la pesca tabacchiera che è sempre stata disponibile da giugno ad agosto – spiega Bonomo – quest’anno le ultime produzioni sono attese per la seconda metà di luglio. Difficilmente potremo avere prodotto da commercializzare ai primi di agosto”. Ad “aggiustare” la piazza, se così si può dire, arrivano le varietà di pesche e nettarine più precoci. Benchè rappresentino una percentuale decisamente residuale del fatturato della Bonomo Spa, si presenteranno con 15-20 giorni di anticipo e con caratteristiche organolettiche simili alla tabacchiera, ovvero pezzatura leggermente inferiore ma dolcezza e profumi più spiccati.

Incognite sulle pesche e nettarine tardive a causa della siccità

Sulle pesche e nettarine tardive, quelle che nel calendario di commercializzazione della Bonomo Spa sono inserite tra agosto e settembre, nessuno in azienda preferisce sbilanciarsi. A differenza di altri areali dove la frutta estiva comincia a dare segni di cedimento per la penuria o l’assenza di acqua da destinare all’irrigazione (almeno quella di soccorso), a sentire i vertici aziendali, il problema si riesce a fronteggiare grazie agli investimenti fatti per tempo dalla società. Ciascuna azienda facende parte del gruppo è dotata di fonti idriche e laghetti dove vengono accumulate le riserve necessarie per fronteggiare il fabbisogno irriguo delle colture. “È certo, però – dice Bonomo – che sarà l’andamento termometrico a influire sull’anticipo di maturazione che ancora non siamo in grado di pronosticare”.

Verso l’anticipo produttivo anche la pera coscia

Tra la tabacchiera e le pesche e le nettarine tardive, con il marchio 3moretti si inserisce un prodotto che anno dopo anno conquista il gradimento dei mercati. Parliamo della pera coscia. Anche per questo frutto il copione si ripete: i calendari di raccolta la danno in genere pronta nella seconda metà di luglio con commercializzazione che si protrae sino ad ottobre, ma i rialzi termici precoci daranno una forte spinta verso l’anticipo di maturazione.
Insomma tutto il contrario di quello che avvenne nel 2023, quando la frutta estiva siciliana si presentò sui mercati con un ritardo di 15-20 giorni tutto da addebitarsi al clima freddo e piovoso che caratterizzò tutto maggio e parte di giugno. Clima impazzito anche lo scorso anno, dunque, ma a pagarne le spese furono i vigneti.

Angela Sciortino

L’articolo è inserito nello speciale frutta estiva presente sull’ultimo numero del Corriere Ortofrutticolo in distribuzione

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