NICOFRUIT, LA SECONDA GENERAZIONE È GIÀ IN PRIMA FILA. NICODEMO: “ENTRO IL 2030 A LORO LA GESTIONE”

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di Ida Cenni

“Entro il 2030, la seconda generazione dovrà essere completamente autonoma nella gestione dell’azienda”. Lo anticipa Francesco Nicodemo, titolare di NicoFruit e del suo celebre brand Fragola Matera®, parlando del futuro dell’azienda fondata nel marzo del 1994.

La seconda generazione, inserita in azienda da alcuni anni, è composta da quattro persone che hanno molto da dire e da dare. Una squadra già capace, efficace e motivata, nonostante la giovane età dei componenti: il più grande, Federico, ha 30 anni e il più piccolo, Christian, ne ha 23. In mezzo, ci sono Gabriel, 26 e Naomi, 24.
Francesco non si risparmia sulla loro formazione, teorica e pratica, convinto che per guidare un’azienda sia necessario mettersi totalmente in gioco. “Quello che più desidero è che, una volta che avranno acquisito l’indipendenza gestionale dell’impresa, possano operare in autonomia almeno per i successivi 30 anni”.

Christian Nicodemo con il padre Francesco

Sarebbe stato difficile per Christian Nicodemo, figlio di Francesco, non essere legato alla realtà aziendale. “Nasco in una casa attaccata all’azienda di famiglia e sono cresciuto giocando negli ambienti di lavoro – racconta -. Ricordo che già a sei anni passavo le ore ad osservare incantato gli operatori al lavoro. Appena ho potuto ho iniziato a dare una mano nella stagione estiva: non solo non mi pesava, ma anzi, lo cercavo, anche perché ho sempre considerato magazzino e ufficio come una continuazione di casa”.
“Già a 14 anni – precisa Christian – seguivo nelle fiere e nei viaggi di lavoro mio padre, che mi ha sempre spronato e motivato, cercando di darmi una visione completa del processo lavorativo e delle varie funzioni in campagna, magazzino e ufficio”.
Oggi Christian, dopo il diploma all’Istituto Tecnico Agrario e l’inizio del percorso di laurea in Business Administration alla LUM di Casamassima (Bari), separati da un periodo in Inghilterra “per imparare bene la lingua”, lavora a pieno regime nell’azienda di famiglia, per la quale si occupa di comunicazione e marketing a 360 gradi. “Il mio obiettivo è quello di incrementare la brand awareness e di migliorare la brand reputation di Nicofruit e del suo marchio per eccellenza, Fragola Matera®”, afferma. “Per farlo mi rapporto costantemente con le agenzie che seguono la gestione operativa della comunicazione, da quelle che si occupano dei social a quelle che sviluppano i packaging, cercando di dare loro una visione d’insieme sull’azienda e facendo in modo che risultino coordinate. Fondamentale è comprendere i trend del mercato e lavorare affinché vengano cavalcati nella comunicazione aziendale”.

Naomi Nicodemo con il padre Demetrio

Visione, quindi, e passione per l’innovazione. Ma anche tanta voglia di imparare e mettersi in discussione. Naomi Nicodemo, figlia di Demetrio, fratello di Francesco, ha 24 anni e lavora già in azienda da cinque. “Dopo il liceo, avevo le idee molto chiare: desideravo entrare in azienda il prima possibile”. Preso il diploma, un soggiorno a Londra per potenziare l’inglese e uno a Siviglia per imparare lo spagnolo, e poi subito in azienda. “Il primo anno sono stata a Pisticci, dove c’è gran parte dei terreni, a contatto diretto col personale che si occupa del lavoro nei campi. Poi sono passata in ufficio, dove ho mantenuto un ruolo dalla forte componente operativa. Sento quotidianamente i 27 produttori conferitori, verificando per ognuno di loro quale sia il prodotto raccolto ed entrato in magazzino. Parallelamente seguo lavorazione e spedizioni, rapportandomi ogni giorno con i clienti. In pratica, mi occupo del coordinamento tra input e output produttivo”. Naomi si dice molto soddisfatta del suo lavoro: “È dinamico, mai monotono, e anno dopo anno mi sorprendo di quanto io stia crescendo”. Certo non mancano i timori: “Il 2030, l’anno che lo zio Francesco ha battezzato per lasciarci l’autonomia della gestione aziendale, si avvicina e ammetto che la cosa mi spaventa e ne sento tutto il peso. Ma allo stesso tempo, mi regala una profonda motivazione”.

Federico Nicodemo con il fratello Christian e il padre Francesco

Ad affiancare Christian e Naomi nella seconda generazione ci sono Federico, fratello di Christian, e Gabriel, fratello di Naomi. Federico, 30 anni, è ricco di una lunga esperienza all’estero, conosce bene il mercato della finanza ed è confident per i Mercati generali. In azienda si occupa di commerciale estero, in particolare delle vendite oltremare. Gabriel, 26 anni, è invece responsabile, insieme al padre Demetrio, della produzione, con una particolare attenzione a quella fuori suolo, che sta crescendo di anno in anno, nella linea tracciata di una sempre maggiore sostenibilità ambientale. Si rapporta con il personale di produzione e con tutti i tecnici, ma anche con i fornitori di insetti utili, di feromoni per la confusione sessuale e di impianti di irrigazione ad ala gocciolante.

Gabriel e Naomi Nicodemo con il padre Demetrio

“Abbiamo stretto un patto con la natura, e le promesse vanno mantenute”, ha sempre tenuto a precisare Francesco Nicodemo, e la seconda generazione lo sostiene in questa direzione: “La sostenibilità non deve essere uno slogan, ma un cammino da percorrere. E con Fragola Matera® possiamo dire di essere arrivati a un punto importante del percorso”, concordano i quattro giovani.
L’azienda si è distinta nel tempo per i coraggiosi slanci nel settore ed è tra le prime realtà del Sud Italia ad aver accolto la sfida della produzione integrata, già dal 2000, non limitandosi a seguirne con rigore normative e disciplinari: sceglie meno sostanze chimiche di quelle consentite e spesso usa prodotti che vengono utilizzati nell’agricoltura biologica, pur non avendo la certificazione. Un comportamento emblematico, che racconta molto di questa realtà, che punta alla sostanza e non alla forma.

“Se devo trovare un lato negativo del mio lavoro – sottolinea Naomi – è di lavorare tante ore al giorno: entro in azienda alle 7 ed esco alle 19. Ma confido che, una volta assunti ruoli più gestionali e meno operativi, anche l’orario di lavoro ne beneficerà”.
Alla domanda. “Senti di consigliare ad altri giovani di inserirsi in questo settore?”, gli occhi di Naomi Nicodemo si illuminano: “Se hanno una mente aperta, passione per l’innovazione e desiderio di migliorarsi sempre, lo consiglierei cento e mille volte”.

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