NELLA BASSA PADOVANA LA GRANDINE DEVASTA ORTAGGI E FRUTTETI

Condividi

Giampietro Manfrin (nella foto), orticoltore di Candiana, nella Bassa Padovana, cammina tra i campi devastati dalla grandine. Mostra le coltivazioni di zucche, di pomodori, di zucchine, meloni e di altri ortaggi bombardate da un micidiale gragnola durata più di un quarto d’ora. E acqua, tanta acqua.

Un disastro per un’ampia area di territorio dove agricoltura e l’ortofrutticoltura hanno tuttora un peso economico di primaria importanza. Manfrin mostra in particolare le zucchine, assolutamente rovinate; erano pronte per essere raccolte. Piante di pomodori spostate dall’irruenza acqua per oltre 500 metri.

“Non si ricordano qui, ci dice l’orticoltore, tanta grandine e tanto disastro. Nel 2006 c’è stata una spaventosa tromba d’aria, ma niente in confronto con questa grandinata e questo diluvio. Sono andate perdute le coltivazioni in campo, ma notevoli danni hanno subito le serre, che hanno ceduto sotto il peso della grandine". Danni incalcolabili: si stima che nel cuore del nubifragio, che si è rovesciato su una quindicina di comuni, niente si sia salvato di frutta, verdura, vigneti, cereali. Le organizzazioni agricole, i comuni e uffici pubblici si stanno muovendo per una valutazione complessiva delle perdite e per creare le premesse per gli interventi previsti in casi di simili calamità: benefici, indennizzi, agevolazioni fiscali.

Sulla carta i benefici non mancherebbero, ma tra gli agricoltori c’è molto scetticismo. La realtà è sempre stata amara: “Si promette sempre tanto, alla fine si dà niente o quasi. Così, dopo il nubifragio del 2006, non si è visto un franco”. Parola di un agricoltore che di danni ne ha subiti nel 2006 e ancora più nella grandinata di metà luglio. (fonte: Ortoveneto)

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE