NEL 2014 SI POTRÀ MANGIARE LA PRIMA PATATA OGM? DOMANDA IN ESAME ALL’UE

Condividi

Fra tre anni potrebbere arrivare sulle tavole la prima patata Ogm ad uso alimentare. All’esame dell’Unione Europea c’è infatti la richiesta di coltivazione e di commercializzazione di una patata geneticamente modificata destinata all’alimentazione umana. La domanda è stata presentata dalla multinazionale della chimica Basf.

 

Il tubero, brevettato col nome ‘’Fortuna’’, è ‘geneticamente protetto’ dalla peronospora, la malattia che fa marcire i tuberi che colpisce e responsabile ogni anno della riduzione di un quinto della produzione mondiale. La malattia è stata anche la causa principale della grande carestia che ha colpito l’Irlanda a metà dell’Ottocento.

Se la richiesta di commercializzazione sarà accolta, la ‘’Fortuna’’ diventerà la prima patata geneticamente modificata (gm) destinata alla tavola e potrebbe essere introdotta sul mercato a partire dal 2014. E’ stata ottenuta trasferendo in una varietà di patata leader in Europa per la produzione di patatine fritte, ”Fontane”, due geni di una patata selvatica Sudamericana che cresce sulle Ande e che è naturalmente resistente alla peronospora.

La stessa azienda, come riporta l’Ansa, che ha presentato la richiesta è già in possesso di una licenza di commercializzazione per un’altra patata geneticamente modificata, ”Amflora”, utilizzata a scopo industriale, per la fabbricazione della cellulosa, e non destinata all’alimentazione.
Secondo Roberto Defez, biotecnologo dell’Istituto di Genetica e biofisica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) di Napoli si tratta di un risultato importante per molti aspetti. ”Prima di tutto – ha osservato – sono oltre 20 anni che si tenta di ottenere patate resistenti alla peronospora attraverso sistemi tradizionali di incrocio con questa patata selvatica che cresce sulle Ande, ma ogni tentativo è stato vano. Ora il risultato è stato ottenuto grazie all’ingegneria genetica, che in questo caso ha trasferito geni da patata a patata”.

L’altro aspetto da sottolineare, secondo Defez ,è che l’autorizzazione alla commercializzazione è stata richiesta da una azienda tedesca, ”quindi vuol dire che non tutta l’Europa è contraria agli ogm”. L’esperto ha inoltre rilevato che ‘’se un’azienda chimica che produce agrofarmaci richiede la commercializzazione di una patata geneticamente modificata, sembrerebbe dire che gli ogm siano migliori rispetto ai trattamenti con gli agrofarmaci”.

Questo, ha osservato, ‘’e’ un messaggio interessante perchè gli ogm, che sono resistenti a determinate malattie riducono fortemente l’uso di agrofarmaci”. Per Defez è anche un passo importante per l’Europa, la cui situazione riguardo agli Ogm, ”alimentata da false paure”, è doppiamente penalizzante: per i consumatori che non possono acquistare prodotti ogm, soprattutto in Italia, e per i ricercatori che non possono fare sperimentazioni in campo aperto.

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE