A Natale a fare festa è stato il discount. Dopo le ultime analisi natalizie che registrano un calo del 18% della spesa di cibo e bevande, una ricerca Nielsen segnala infatti che il ridotto potere d’acquisto e la conseguente maggiore attenzione alla spesa hanno spinto gli italiani a preferire, anche durante il periodo delle festività, il canale discount, più conveniente rispetto agli altri.
Nella prima metà dello scorso dicembre si è registrata infatti una crescita delle vendite in questo canale del 3,9% (variazione a volume a prezzi costanti) contro una contrazione delle vendite negli altri canali.
Le prime due settimane di dicembre hanno segnato una flessione dei fatturati del -1,1% nella distribuzione moderna alimentare e una riduzione dei consumi pari a -3,7%, rispetto alla prima metà di dicembre del 2010 quando la rinuncia del Natale fuori casa aveva dato una spinta molto positiva alla grande distribuzione che cresceva del +2,8%. Tutti i canali ne hanno sofferto, il supermercato ad esempio, che nel Natale del 2010 aveva segnato una crescita dei consumi del +2,5%, ha avuto quest’anno una contrazione del -3,6%. L’andamento negativo è comune a tutte le aree geografiche anche se le contrazioni peggiori si registrano al Nord Ovest e al Sud Italia. Molise, Puglia, Abruzzo e Liguria sono le regioni dove gli operatori della distribuzione alimentare hanno registrato la maggiore contrazione dei volumi venduti rispetto a dicembre 2010.
Le vendite a parità di rete del mese di dicembre (29 novembre – 18 dicembre 2011) confermano un discount che corre ad un +5,7% (variazione percentuale fatturato a parità di rete), con accelerazioni maggiori in Nord Ovest e Centro Italia (rispettivamente +6,5% e +6,8%) e gli altri canali in forte difficoltà rispetto allo scorso anno (-4,7% per iper, super, lis nelle prime 3 settimane di dicembre rispetto al 2010).