NASCE IL CONSORZIO DI TUTELA PATATA DI BOLOGNA DOP, ZAMBON: “PROTEGGIAMO UN PRODOTTO DI ECCELLENZA”

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Il Consorzio della Patata di Bologna Dop si trasforma in Consorzio di Tutela Patata di Bologna Dop. Ad annunciarlo questa mattina nella conferenza stampa che si è tenuta a Bologna è stato il presidente Alberto Zambon (nella foto). “Un percorso burocratico durato quasi 16 anni che vede, dopo l’ottenimento della Dop nel 2012, la nascita oggi del Consorzio di Tutela Patata di Bologna D.O.P.”.

“È la naturale evoluzione del riconoscimento di un prodotto del territorio – continua Zambon – che come tutte le Denominazioni di Origine, è prima di tutto una proprietà intellettuale del territorio ed espressione dell’alto livello di aggregazione del sistema pataticolo bolognese che ha saputo esprimere punte di eccellenza qualitativa come appunto la patata di Bologna Dop, un prodotto frutto della tradizione agricola, di areali vocati, sapienza produttiva, innovazione e impegno costante”.

Il 28 dicembre scorso abbiamo il Consorzio ha ottenuto l’autorizzazione del Ministero ad operare conformemente alla normativa vigente. “Ora siamo in grado di tutelare una patata esclusiva attraverso gli strumenti della Comunità Europea, al fine di promuovere il legame fra produttori, territorio, gusto e tradizione.”

Grazie al Consorzio ci si propone di dare nuovo slancio alla Dop Patata di Bologna di cui oggi si producono 11.000 tonnellate certificate di cui però solo 6.000 vengono vendute col bollino, il resto finisce declassato come prodotto convenzionale. La differenza di prezzo tra il prodotto certificato e quello convenzionale oggi è di appena 5-6 centesimi al chilo. La redditività da garantire ai produttori è un tema cruciale per la Dop bolognese: “Sotto i 26-27 centesimi al chilo diventa duro per i produttori fare reddito – conclude Zambon. Cercheremo di far capire ai buyer della Gdo il valore della nostra filiera certificata e di un prodotto che è unico per qualità e valorizzazione in cucina”.

 

LogoConsorzioPatataDOP

 

 

Patata di Bologna D.O.P.

Originaria di un territorio dalla grande tradizione pataticola, la Patata di Bologna Dop (la prima patata italiana insignita della Denominazione d’Origine Protetta), ottiene il riconoscimento definitivo europeo nel 2012, a tutela di quello che è considerato un prodotto d’eccellenza e di altissima qualità.

La varietà Primura si è infatti imposta, da oltre 30 anni, nella provincia di Bologna per le qualità organolettiche e l’idoneità a tutti gli usi. Dalla forma allungata, la Primura ha una buccia liscia, di colore chiaro, occhi pronunciati e una polpa consistente di colore giallo paglierino.

Una varietà eccellente, coltivata in un ambiente ottimale da agricoltori che operano avendo in comune, oltre che un Disciplinare di Produzione, anche il grande obiettivo di soddisfare e gratificare il consumatore che acquista un prodotto genuino, buono, dalla provenienza certificata.

Il Consorzio di Tutela, che può associare solo produttori e confezionatori iscritti al piano dei controlli, comprende i produttori agricoli rappresentati dall’Organizzazione di Produttori ASSOPA, 3 cooperative e 6 commercianti privati: questi, insieme, si sono uniti per tutelare la qualità, la storicità, l’appartenenza al territorio di questa varietà tanto eclettica in cucina quanto importante per l’economia del comprensorio bolognese.

Oggi nel nuovo Consorzio di Tutela, oltre ai produttori, sono coinvolte aziende commerciali private e cooperative:

Apofruit Italia S.C.A.

Baschieri Rino S.R.L.

CESAC S.C.A.

Fuitem & Orsini Fruttaexport S.R.L.

Ortofrutticola Parma S.R.L.

Patfrut S.C.A.

Orsini Ercole S.R.L.

Pizzoli S.p.A.

Romagnoli F.lli S.p.A.

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