Le conserve di pomodoro Mutti producono utili pari a 14 milioni di euro e conquistano l’estero, dove ormai vendono più che in Italia.
L’azienda parmigiana leader nella trasformazione del pomodoro, che dal 2022 è entrata anche nel segmento delle zuppe pronte fresche, consolida infatti il proprio bilancio con un dato significativo: le vendite fuori dai confini nazionali, pari al 53%, superano quelle realizzate in Italia (47%). Il Gruppo Mutti, presente con i suoi prodotti in circa 100 Paesi nel mondo, aveva chiuso l’anno 2022 con un fatturato complessivo di 563 milioni di euro, registrando una crescita del 16% rispetto al 2021. Questa estate, inoltre, si era registrata una quota di fatturato all’estero pari al 51% ed equivalente a 286 milioni di euro, che superava per la prima volta quella ottenuta in Italia, pari al 49% e a 277 milioni di euro. Sono 7 i Paesi in Europa in cui Mutti oggi è leader di mercato: Francia, Svezia, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Slovenia e Italia. In Germania, mercato in cui l’azienda ha aperto la sua quinta filiale nel gennaio 2022, si consolida come seconda marca. Fuori dal perimetro europeo, invece, prosegue la crescita in Australia e USA.
La holding di cui è titolare Francesco Mutti, continua, dunque, a crescere e a rafforzarsi. Nelle scorse settimane, come ricorda Quotidiano Nazionale, gli azionisti della Red Lions presieduta da Marcello Mutti (padre di Francesco) hanno mandato a riserva l’intero utile ordinario del 2022 pari a 2,5 milioni di euro, inferiore al profitto di 4,2 milioni del 2021, determinando così un patrimonio netto di oltre 106 milioni. I ricavi netti, infatti, sono cresciuti da 437,3 a 512,7 milioni di euro ma ha inciso il rincaro dei costi dell’energia se si considera che Ebitda ed Ebit sono calati da 44,5 a 41,3 milioni e da 12,6 a 9,2 milioni così che l’utile netto è passato da 14,6 a circa 14 milioni.