MUTAMENTI CLIMATICI, MINGUZZI: “SERVONO VARIETÀ PIÙ RESISTENTI A PARASSITI E MALATTIE”

Condividi

Intervenendo al convegno faentino su “Mutamenti climatici e frutticoltura di domani” organizzato da Confagricoltura, Giancarlo Minguzzi, presidente di Fruitimprese Emilia Romagna e dell’OP Minguzzi di Alfonsine, ha tracciato un quadro della frutticoltura regionale che vede “superfici calanti per pesche e nettarine, in crescita per albicocche, stabili per mele, pere, susine e kiwi”.
Circa il contrasto ai mutamenti climatici Minguzzi ha detto che “il futuro della frutticoltura regionale è nel segno di innovazione e specializzazione. Servono quindi terreni adatti ad accogliere impianti frutticoli sempre più specializzati. E’ necessario quindi operare su terreni ben drenati con possibilità di irrigazione di soccorso; questo è importante per limitare vari marciumi nelle cultivar, soprattutto nelle drupacee”.
Sul fronte del rinnovamento varietale “i costitutori di nuove varietà dovranno ben sperimentare varietà resistenti ai marciumi e alla cimice asiatica che quest’anno si è rivelata un vero flagello per tutta la nostra frutticoltura, in particolare per il raccolto di pere”
Infine la qualità: “Non servono nuovi marchi. Per la tutela della qualità sarebbe sufficiente integrare strumenti che esistono già quali le produzioni a marchio IGP, adeguando i parametri minimi di qualità e integrandoli con indicazioni minime di brix (contenuto zuccherino) e acidità”.

 

Nella foto un momento dell’incontro con Giancarlo Minguzzi, primo a sinistra

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE