MONTECCHIA (VERONA): IL MERCATO SARÀ GESTITO DAGLI AGRICOLTORI

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Mercato cerasicolo, adesso è "roba" degli agricoltori. L’Associazione cerasicoltori del comune di Montecchia di Crosara (Verona) è una realtà: dopo una corsa durata venti giorni, epilogo di un monitoraggio che il sindaco Edoardo Pallaro ha portato avanti nel corso degli ultimi tre anni, l’operazione di dare autonomia giuridica al mercato è riuscita.

Fino ad ora il mercato, che rimane di proprieta del Comune, era gestito da una commissione in cui sedevano amministratori e rappresentanti delle categorie. Sarà ancora così fino alla riunione della prima assemblea dei soci chiamata ad eleggere il direttivo: potrebbe accadere già oggi, il giorno in cui alle 20,30 al Centro convegni, è stato organizzato il primo incontro pubblico specificamente dedicato alla nuova associazione. Sebbene i tempi di sviluppo dell’associazione siano stati molto rapidi, il tema, dopo aver debuttato in Consiglio comunale, è stato affrontato con commissione e produttori, quindi nuovamente in commissione con la valutazione dello statuto, approdato in Consiglio comunale mercoledì mattina.

I numeri attestano che l’idea di sganciare il mercato dal Comune piace: i produttori di ciliegie si trasformano in primi "imprenditori" del mercato che ora ha una propria partita Iva. In commissione lo statuto è passato con 8 sì e 4 astenuti, in Consiglio comunale con l’astensione dei gruppi di minoranza che hanno lamentato una eccessiva fretta nella definizione di un tema così rilevante, e con l’astensione dell’assessore all’Agricoltura Giacomo Pegoraro. Nulla di sorprendente: in Consiglio Pegoraro non ha fatto altro che ribadire le riserve già espresse in Commissione: una su tutte, il timore che il Mercato, garantendo la rappresentanza di agricoltori non monscledensi, possa finire col tempo con l’essere gestito da esterni. Timore in parte condiviso, visto che nel corso della discussione sulla proporzione della rappresentanza, in Consiglio s’è finito anche con l’escludere i "foresti". Salvo poi riflettere sulle conseguenze di una scelta "protezionistica" che, come contropartita, avrebbe potuto allontanare più che attrarre cerasicoltori. Alla fine, dunque, direttivo a sette: sindaco membro di diritto, cinque rappresentanti monscledensi tra i quali uscirà la triade presidente-vice-segretario, e un rappresentante esterno. Membro aggiunto, con ruolo consultivo, il direttore del mercato.

Cosa rappresenta dunque l’AccM, l’Associazione cerasicoltori del comune di Montecchia? "Un’associazione che esclude categoricamente l’evoluzione in cooperativa", si legge all’articolo 2 dello Statuto che sgombra il campo dal timore più grande dei cerasicoltori. Si tratta dunque di un gruppo costituito da soci che pagano una quota, aggregati attorno a uno statuto. Questi soci si danno regole proprie, si autogestiscono e se si ritrovano con un utile non lo dividono ma lo reinvestono sul mercato stesso. Associazione significa possibilità di accesso a contributi pubblici, possibilità di richiedere certificazioni di qualità/tipicità e, soprattutto, accedere all’agognata partita Iva. L’associazione, il cui atto costitutivo è stato sottoscritto da oltre una ventina di persone tra amministratori, componenti della Commissione mercato, tecnici, cittadini e produttori, è operativa da qualche giorno e potrebbe gestire già il prossimo mercato che aprirà i battenti a metà maggio. (fonte: L’Arena)

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