MISSIONE A SAN PIETROBURGO, MERCATO TUTTO DA SCOPRIRE

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Incontri d’affari, visita al mercato di Sofiskaya e ai magazzini di stoccaggio e confezionamento della zona Nord, oltre che alla catena della grande distribuzione organizzata Okey stanno caratterizzando la missione a San Pietroburgo in Russia, organizzata dal nuovo servizio Int.B.Service creato dal nostro gruppo editoriale.

La delegazione, composta da 11 imprenditori e manager veneti interessati al mercato russo, ha visitato gli impianti di Nevskaya (la seconda società russa di importazione di prodotti freschi, mille tonnellate al giorno di prodotti freschi movimentati), medie aziende d’importazione particolarmente interessate all’ortofrutta italiana come RGS, Oasis Fruits, Novfrut, Alga ed altre. Proficui gli incontri B2B avvenuti in due fasi diverse.

Fanno parte della delegazione Gian Paolo Sardos Albertini, presidente di Veronamercato, con il direttore Paolo Merci, Giancarlo Daniele, amministratore delegato del Maap di Padova con il direttore Francesco Cera e il coordinatore dei grossisti Alberto Filippino, il titolare della B&B Loredano Brentegani, la sales manager Natalia Rojcov, Stefano Bighelli export manager della società Perusi di Verona, Chiara Zuccari, export manager di Primo Mattino Baratella con la commerciale Mirca Saggioro, Lilia Ganea dell’ufficio export della società Due Erre di Padova.

San Pietroburgo, seconda città della Russia, con una popolazione nell’area metropolitana di 4,4 milioni di abitanti, grande porto di ingresso al mercato russo, sede di alcune delle principali società di importazione del Paese, offre in questi mesi opportunità di sviluppo di business alle aziende italiane che, per motivi diversi, spesso legati a un’insufficiente organizzazione logistica, sono scarsamente presenti.

I consumi di ortofrutta crescono di circa il 20% l’anno e le catene della grande distribuzione organizzata sono in forte espansione. La catena Okey conta su 20 grandi superfici di vendita nell’area metropolitana e di altre cinque di medie dimensioni in cui l’ortofrutta è la terza merceologia alimentare dopo la carne e i latticini per fatturato, ma è la seconda per quantità vendute.

Oltre ai problemi logistici, che incidono in modo negativo sulla costruzione del prezzo del prodotto italiano, che a volte risulta elevato, pesa sulla scarsa presenza dell’Italia a San Pietroburgo la poca informazione sull’organizzazione del mercato, in cui operano serie società di importazione. I concorrenti sono certo numerosi per tutte le categorie di prodotto, tuttavia esistono finestre temporali in cui il prodotto italiano potrebbe inserirsi con successo. Ma ciò raramente avviene proprio per mancanza di informazioni dettagliate.

È il caso delle produzioni estive, in particolare pesche e nettarine, che qui potrebbero realizzare grandi quantitativi di venduto. Si sta affermando la quarta gamma e si è aperta una piccola nicchia per il mercato del biologico. Il consumatore, attento ai costi e all’aspetto del prodotto, comincia ad apprezzare anche gli aspetti qualitativi e il rispetto dell’ambiente. Un mercato dunque che sarebbe un peccato trascurare.

Antonio Felice

editor@greenmed.eu

 

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