MINISTRO CATANIA, PRIMI BILANCI A UN MESE DALLA NOMINA

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Il ministro delle Politiche agricole Mario Catania, ad un mese dalla sua nomina alla guida del dicastero, ha tracciato in una affollata conferenza stampa un primo bilancio dell’attività svolta. Catania ha parlato tra l’altro della manovra in corso di approvazione, dei propri rapporti con le regioni e le organizzazioni del settore, della discussione a Bruxelles sulle riforme della Pac.

 

Per quanto riguarda la manovra, come riporta Agrapress, Catania ha detto di non ritenere che a breve ci possa essere qualcosa di nuovo sull’Imu per l’agricoltura rispetto a quanto previsto dal provvedimento. Una ridiscussione complessiva della fiscalità agricola, a suo avviso, potrà avvenire nel quadro della manovra sull’iva prevista dal decreto salva-Italia. Il ministro conta di intervenire sui propri colleghi di governo, da un lato perché questa revisione tenga conto del ruolo economico del settore, delle potenzialità di sviluppo che esso ha ed anche – ha aggiunto – dell’attuale situazione difficile del comparto. Catania ha comunque rivendicato alla sua azione il fatto che nella manovra, per quel che riguarda la tassazione sui terreni, sia stata inserita una prima differenziazione tra chi è solo proprietario e chi è proprietario e conduttore. La prossima fase – ha detto il ministro – sarà incentrata sugli interventi per la crescita e lo sviluppo.

Altro argomento su cui il ministro sta lavorando è quello della semplificazione della normativa agricola, tema sul quale ha detto di star avendo contatti con la funzione pubblica e di aver intenzione di presentare un provvedimento a gennaio, da coordinare – ha precisato – con "l’ottimo lavoro già ben avanzato in Commissione agricoltura del senato".

Parlando poi della norma sulla dismissione dei terreni demaniali, il ministro non ha nascosto una certa preoccupazione. Quanto alla riforme della Pac, Catania ha sottolineato tutto il suo impegno a portare avanti le posizioni italiane, ricordando il suo incontro con il Commissario all’agricoltura Ciolos. Parlando poi più in generale, il ministro ha affermato la necessità di contrastare la visione secondo cui l’agricoltura sarebbe un settore residuale e assistito, una visione che – ha detto – non tiene conto della vitalità ed importanza economica del comparto e delle sue potenzialità come leva per la crescita, oltre che del ruolo insostituibile che l’agricoltura svolge sul territorio. Secondo Catania, nel governo Monti, l’agricoltura gode di una "considerazione alta, nella misura in cui la stessa considerazione si ha per tutte le attività produttive". Nei miei colleghi di governo "ho trovato interlocutori attenti", ha assicurato.

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