MILANO, ORTOMERCATO PRESO DI MIRA DAI ROM. PREDEVAL: “COSÌ NON SI PUÒ LAVORARE”

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Continui furti di gasolio, lancio di pietre dentro il muro di cinta del mercato e assalti ai camion carichi di frutta e verdura. Esasperati dalla vicinanza con un insediamento abusivo di rom, i vertici dell’Ortomercato di Milano chiedono aiuto al prefetto. "Lavorare così non è facile", dice Luigi Predeval (nella foto), presidente di Sogemi, la società comunale che gestisce la struttura.

"Il problema è nato un mese fa e la situazione si è fatta via via peggiore", afferma il numero uno di Sogemi. "L’ultimo episodio, il più grave, nella notte di venerdì scorso: nei capannoni scoppia una rissa fra scaricatori cingalesi, sul posto arrivano polizia e ambulanze, e dal campo rom parte una sassaiola contro agenti e soccorritori. L’insediamento di nomadi si trova all’incrocio fra via Sacile e via Bonfadini, a poche centinaia di metri dal campo regolare gestito da quindici anni dal Comune.

"I problemi maggiori li hanno le società di export, che si trovano proprio vicino al muro di cinta — dice Alberto Albuzza, presidente dell’associazione dei grossisti — in più occasioni hanno avuto i vetri dei mezzi e dei capannoni rotti dal lancio di pietre".

Nella baraccopoli vivono 160 persone. Da quando sono cominciati i furti e gli assalti, le guardie di Sogemi provano a difendere chi lavora nel mercato. E le forze dell’ordine intervengono in tempi rapidi. Quello che manca è una soluzione strutturale al problema, in grado di arginare la continua emergenza.

Marco Granelli, assessore alla Sicurezza del Comune annuncia: "In accordo con questura e prefettura, allontaneremo l’insediamento abusivo. Ci risulta che alcuni degli occupanti abbiano stretti legami con la malavita". Lo scorso dicembre, senza procedere a uno sgombero, il Comune concordò con i rom di liberare un’area vicina, interessata dai lavori per il prolungamento della strada Paullese e di un condotto fognario. Ma nel campo abusivo, ridotto di dimensioni, si è stabilito un nuovo gruppo, attivo nello sfruttamento della prostituzione e in altre attività illegali.

"A chi delinque non si faranno sconti — dice l’assessore — ma nell’insediamento ci sono anche 35 minori. Per loro, e per chi si trova in una situazione di fragilità, prevederemo l’assistenza necessaria". I furti e gli assalti da parte dei rom all’Ortomercato arrivano proprio mentre Sogemi lavora — sempre in accordo con la prefettura — per potenziare la sicurezza interna, soprattutto nel contrasto al lavoro nero. Dopo avere allontanato 16 cooperative prive di "requisiti di legalità", Sogemi ha affinato i meccanismi elettronici di controllo degli accessi per evitare l’ingresso di clandestini e lavoratori non in regola.

"Il prossimo passo — dice Predeval — sarà avere una cooperativa unica per il carico e scarico, più facile da controllare ed efficiente da un punto di vista logistico".

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