MERCATO DI GENOVA, LA FILIERA DELL’ORTOFRUTTA SOSTERRÀ LA CONSEGNA DI ALTRI PRODOTTI ALIMENTARI

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SGM, società di gestione del Mercato di Genova, sta pensando di condividere e sostenere una ulteriore fase del processo di integrazione della filiera dell’ortofrutta – che ha dimostrato di saper reggere l’urto dell’emergenza sanitaria –  a beneficio di attività che devono riprogettare le modalità di consegna.

Già  numerosi  grossisti  genovesi sono dotati di una struttura logistica integrata che svolge un’importante servizio per gli operatori economici e per i consumatori. A questo è stato aggiunto la scorsa settimana, attraverso una specifica convenzione, un servizio di consegna con mezzi elettrici che consente il transito anche nelle zone vietate al normale traffico veicolare.

Molte aziende, che lavorano nella logistica dell’ortofrutta all’interno del Mercato, potrebbero ulteriormente sviluppare il servizio che solitamente fanno per i grossisti genovesi, anche per altri dettaglianti del settore agro-alimentare. Con una filiera così integrata la Società  potrebbe  facilitare la consegna a domicilio di altri  prodotti, sfruttando la spina dorsale del tessuto economico dell’ortofrutta sostenuto da tutte le nostre imprese che operano nella logistica.

Giovanni Vassallo

“L’idea e  il progetto – spiega Giovanni Vassallo, presidente di SGM – sono la naturale prosecuzione del costante coordinamento che la Società ha tenuto, in tutte le fasi dell’emergenza, con Fedagro Genova, le rappresentanze sindacali, gli operatori più strettamente legati alla logistica che hanno sede nella nostra struttura.
Una vera e propria cabina di regia che ora vogliamo mettere a disposizione della città per sostenere altre filiere agro alimentari in attesa della riapertura completa delle attività”.

“Con la consapevolezza di essere un’azienda che svolge un’attività di interesse pubblico e cosciente del fatto che il verificarsi dell’emergenza Covid 19 ha ulteriormente evidenziato la nostra strategicità per la vita della comunità genovese e ligure, – ricorda Vassallo – il nostro obiettivo è stato, dall’insorgere dell’emergenza, mettere in sicurezza la struttura e le persone che ci lavorano, garantendo così le imprese, i dipendenti, i clienti, tutti gli operatori della distribuzione e i consumatori finali.”

Le conseguenze sono state il raddoppio del servizio di vigilanza per la verifica delle disposizioni in tema sanitario, l’imposizione dell’utilizzo dei dispositivi di protezione personali, l’implementazione delle attività di pulizia e lavaggio e l’organizzazione sistematica della rilevazione della temperatura corporea all’ingresso della struttura.
” In questo periodo era ed è fondamentale  – sottolineano in SGM – rendere evidente che le tradizionali certificazioni di qualità e freschezza dei prodotti e la consueta trasparenza delle procedure e delle lavorazioni proseguivano normalmente e che non c’era dunque nessuna ragione per azioni di accaparramento inutili e dannose. I prodotti infatti ci sono; in abbondanza e a prezzi che sono stati quasi sempre nella media stagionale.”

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