MELONE MANTOVANO: PRODUZIONE IN NETTO CALO CAUSA PIOGGE, PER Il 2014 SI SPERA NELL’IGP

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Le piogge della primavera e di inizio estate hanno falcidiato la produzione di melone nel Mantovano. "Tra piogge e malattie correlate, abbiamo avuto un calo di produzione che in certe zone ha raggiunto il 30%". A lanciare il grido d’allarme è Mauro Aguzzi (nella foto), presidente del consorzio melone mantovano Igp a cui aderiscono 43 aziende.

Le imprese effettuano coltivazioni che si estendono su 2.300 ettari di terra sparsi nelle province di Mantova, Modena, Ferrara, Bologna e Cremona, con qualche migliaio di addetti. I numeri sono impietosi: la produzione dei meloni in serra ha avuto un calo tra il 25 e il 30%, mentre "nei primi trapianti, tra marzo e aprile, le perdite superano il 30%".

Considerando che i meloni in serra occupano una superficie di 300 ettari, almeno 180 tonnellate di prodotto è andato perduto. "Colpa del tempo – impreca Aguzzi -. L’eccesso di pioggia ha provocato la comparsa anche di malattie come la didimella, un fungo che si sviluppa con l’eccesso di umidità. A completare l’opera si sono messe le gradinate della seconda settimana di luglio: in alcun zone del Viadanese è stato un disastro". Se ogni anno il settore era solito superare i 60 milioni di euro di fatturato, "quest’anno difficilmente ci avvicineremo a quella cifra".

Meno meloni in giro ma di ottima qualità: almeno una buona notizia per i produttori c’è. Dice, infatti, il presidente del consorzio: "Pensavamo che la qualità dei nostri meloni fosse scadente e invece abbiamo constatato che soprattutto i primi trapianti hanno dato un prodotto di alta qualità". In verità, dopo una partenza al rallentatore, la stagione sta proseguendo con alcuni segnali positivi che lasciano sperare in un recupero: "Dopo un periodo di prezzi in calo a causa dell’abbondante offerta di prodotto sul mercato, stiamo registrando una loro ripresa. Nell’ultima settimana il prezzo del melone al chilo oscilla tra gli 80 centesimi e un euro: un prezzo soddisfacente per noi produttori, che ci permette di lavorare".

Già si guarda all’anno prossimo quando il marchio Igp, adesso solo transitorio, sarà definitivo e avrà l’imprimatur dell’Unione europea. Spiega Aguzzi: "A settembre l’Unione europea si pronuncerà definitivamente e allora sì che potremo guardare con fiducia al futuro. Adesso ci sono aziende che esportano, ma lo fanno singolarmente. Con il marchio europeo Igp c’è la possibilità di aumentare l’export e, quindi, il volume d’affari. Quel marchio, infatti, darà credibilità maggiore a tutto il territorio di produzione e al prodotto stesso, portando un valore aggiunto". Melone con il prosciutto crudo oppure da solo come frutta di stagione: sulle tavole, d’estate, non manca mai. "Ma in cucina lo si può utilizzare anche per i risotti – suggerisce Aguzzi -. Ho assaggiato un risotto melone e salsiccia oppure melone e pancetta affumicata e posso dire che sono ottimi. Come buoni sono gli straccetti di carne in padella con il melone". (fonte: La Gazzetta di Mantova)

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