MELONE, AREE E VOLUMI IN CALO: LE STRATEGIE PER IL FUTURO DEL COMPARTO

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di Daniela Utili

Superfici e produzione in calo per il melone negli ultimi dieci anni: da 18mila ettari a 16mila di terreni coltivati, con una produzione che nel 2023 non ha raggiunto, per la prima volta nel decennio, le 500mila tonnellate.

Elisa Macchi

“E questo – ha spiegato Elisa Macchi, Direttore Cso Italy – è avvenuto non solo a causa del calo delle superfici, ma anche per i problemi climatici che hanno influito negativamente sulle rese”.
Sono alcuni dati che emergono da uno studio condotto da CSO Italy sullo scenario del melone in Italia, presentato ieri all’Hotel Portici a Bologna in occasione del Summit Melone organizzato da BASF | Nunhems.
“La coltura del melone rappresenta per noi una delle più importanti, sulla quale da sempre investiamo in termini di innovazione – ha detto in apertura dei lavori Mirko Barbieri, Regional Head EMEA East BASF | Nunhems ai professionisti della filiera – Dalla produzione fino al consumatore generiamo valore su tutta la filiera e le nostre varietà occupano un posto di primo piano nella pianificazione produttiva che ne sta alla base. Oggi prepariamo il terreno per andare oltre e il contributo che desideriamo apportare è soprattutto in termini di ricerca”.


La tendenza al calo delle superfici si verifica un po’ in tutte le regioni vocate, come ha illustrato Elisa Macchi, ovviamente con punte più o meno significative, (Veneto, Campania, Sicilia, Puglia, Lazio), fatta eccezione per la Basilicata, dove produzione e superfici sono state costanti, con un lieve aumento nel 2023. In Emilia-Romagna superfici stabili negli ultimi anni (circa 1.100 ettari), ma in diminuzione rispetto al passato quando superavano i 1.300 ettari: qui si è verificato un importante calo della produttività quest’anno a causa delle alluvioni del mese di maggio con una produzione che è diminuita del 25% rispetto all’anno scorso. Anche all’estero si registrano cali, fatta eccezione per la Serbia che è stabile.


Per quanto riguarda i consumi, l’anno scorso nell’ortofrutta si è registrato un calo generale dell’8%, i meloni hanno avuto una flessione del 3,7%. A fronte, però, di una contenuta diminuzione i prezzi al dettaglio sono aumentati: frutta +8%, melone +16%. Di conseguenza, quest’anno, da gennaio ad agosto, le famiglie italiane che hanno acquistato meloni sono diminuite del 14% a fronte di un aumento dei prezzi pari al 23%.
In particolare, nella GDO (77% delle vendite) l’anno scorso c’è stato un forte incremento del prezzo, confermato nel 2023. In crescita le Private Label, con il 15% del totale, mentre l’Igp è arrivato al 10%. Una forte promozione ha determinato la crescita del melone liscio.


Sui consumi, le nuove dinamiche del mercato italiano e la gestione del melone all’interno del reparto ortofrutta, si è soffermato Salvo Garipoli, Direttore SGMarketing. “Bisogna affrontare le sfide con determinazione, ad esempio il cambiamento climatico, l’inflazione, l’aumento delle persone che fanno la spesa nei discount. Ripartiamo dal consumatore, dobbiamo farlo rinnamorare del nostro prodotto. I dati sistemici indicano che il consumo sta diminuendo, ma l’ortofrutta è la protagonista del trend a un’alimentazione sana ed equilibrata e di tutti i nuovi format distributivi come, ad esempio, l’aperitivo salutare”.

La giornata si è conclusa con una tavola rotonda con i principali rappresentanti della Gdo italiana dedicata all’analisi della filiera del melone e alla valorizzazione del prodotto al consumo. Micaela Montano, Buyer Ortofrutta Coop Italia, Giordano Giorgi, Category Ortofrutta PAC2000A e i Buyer Ortofrutta Manuel Bonadio e Marco Impeduglia, rispettivamente per Gruppo Poli ed Eurogroup Italia, si sono alternati in una conversazione che ha messo in evidenza le opportunità e progetti sui quali stanno lavorando, anche in collaborazione con BASF | Nunhems.

La tavola rotonda

A chiudere i lavori è stato William Cavalieri, Country Manager Italia BASF | Nunhems: “La filiera del melone italiano è un’eccellenza nel mondo. Stiamo vivendo tempi complessi, ma con BASF | Nunhems siamo al fianco di produttori e distributori per disegnare e dare forma insieme alla filiera del futuro”.

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