MELISSA BRUCIA I COMPETITOR AL NASTRO DI PARTENZA DELLA STAGIONE DELLA FRAGOLA: 3 SU 5

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L’avvio della stagione commerciale 2023, avvenuto in questi giorni, è stato arrembante per la fragola italiana, forse come mai prima.
I produttori specialisti si sono presentati ai nastri di partenza con un prodotto molto bello, ben confezionato, anche se, data la delicatezza del frutto, non certo al massimo della maturazione e di conseguenza anche al di sotto delle sue potenzialità per quanto concerne il gusto. Siamo in avvio di stagione del resto e poi, non è una novità, la fragola matura, si sa, nel giro di 24 ore non è più commercializzabile, spetta quindi al consumatore saper aspettare a casa propria il momento opportuno per l’assaggio.
Le aziende e i marchi della Basilicata e della Campania, regioni che ormai quasi monopolizzano questa coltura, insieme ad alcune aziende romagnole, in questi giorni, sui banconi della GDO hanno stracciato la concorrenza spagnola: ed è una bellissima novità. Forse la stessa GDO ha capito che quando il prodotto nazionale c’è, ha qualità, si presenta bene, vale la pena valorizzarlo anche se costa qualche centesimo in più dei frutti d’importazione. Ma sono soprattutto i produttori italiani di fragole che negli anni si sono rafforzati, hanno affinato la loro specializzazione, hanno inserito le nuove varietà, in casi sempre più rappresentativi varietà selezionate in Italia, e dunque meritano la massima considerazione da parte dei distributori.
Sui banconi di Esselunga non c’è in questi giorni che l’imbarazzo della scelta, tuttavia se si guarda al prezzo – fattore non proprio secondario di questi tempi, soprattutto per un frutto di per se caro – la scelta si restringe. E’ vero che dalla Basilicata sono arrivate fragole bellissime, in alcuni casi di dimensioni giganti, in vendita a prezzi decisamente elevati, anche a cavallo dei 10 euro al kg, ma ci si può trattare bene a meno.
Guardando anche al fattore prezzo, abbiamo scelto per il nostro assaggio una confezione da 500 grammi di fragole della varietà Melissa, prima categoria, calibro 22+, in vendita a 2,85 euro; fragole prodotte in Campania, più precisamente a Parete, in provincia di Caserta. Dietro al marchio Mediterraneo che appare sulla confezione, troviamo l’omonima società consortile di Cesena che opera nell’orbita di Apofruit e dietro all’indirizzo del produttore si cela – si fa per dire – uno dei più grandi specialisti di fragole della Campania e d’Italia, la Coop Sole diretta da Pietro Ciardiello.
Melissa è una varietà precoce, di dimensioni medie, dalla polpa soda e dal colore rosso arancio; assaggiata al momento giusto ha un sapore ottimo. Il nostro assaggio ha confermato in pieno queste caratteristiche, pur essendo condizionato da uno stadio di maturazione dei frutti non ancora ottimale. Così si sono espressi i nostri 4 assaggiatori nella nostra scala di valutazione che va da 1 a 5: 2,5; 2,5; 3,5; 3,5. Voto finale: 3 su 5, una valutazione complessiva buona, alla fine positiva tenendo conto che siamo in avvio di stagione. (a.f.)
LA VALUTAZIONE. Prodotti di scarsa qualità o di tracciabilità incerta non sono presi in considerazione. La valutazione da 1 a 5 ha il seguente significato: valutazione 1 significa che il prodotto è giudicato di qualità complessiva sufficiente; valutazione 2 qualità complessiva più che sufficiente; valutazione 3 qualità complessiva buona; valutazione 4 qualità complessiva ottima; valutazione 5 qualità complessiva eccellente. Per qualità complessiva si intende la somma dei fattori della qualità intrinseca (caratteristiche organolettiche, gusto, sapore, salubrità) e della qualità estrinseca (filiera garantita, imballaggio compostabile, chiarezza dell’etichetta, altro).

 

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