MELE, DICHGANS (VOG): “IN ALTO ADIGE PREVISTO UN BUON RACCOLTO”

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A pochi giorni dall’inizio della raccolta delle mele, il Direttore del Consorzio VOG Gerhard Dichgans (nella foto) svela alcune previsioni sull’andamento della campagna di vendita 2011/12 dell’organizzazione di Terlano (Bolzano), e traccia un bilancio della scorsa stagione commerciale e del primo anno di vita della nuova strategia VOG 2010.

 

Cosa vi aspettate dall’inizio della nuova campagna commerciale?

Se i numeri presentati a Prognosfruit sono corretti, il raccolto Europeo di mele dovrebbe raggiungere le 10,2 milioni di tonnellate. Anche se non bisogna fidarsi troppo, perché la situazione di partenza è diversa rispetto all’autunno 2010. Nelle zone di produzione dell’Europa dell’Est, così come in Alto Adige / Südtirol, si parla di un raccolto buono o addirittura molto buono. In Europa Centrale e Sud Orientale, invece, alcune gelate hanno compromesso la produzione di mele, che sarà più scarsa rispetto agli anni precedenti e per provvedere alla domanda domestica questi Paesi saranno costretti a importare mele dall’estero.

 

Quali sono le ragioni del raccolto più abbondante nel 2011?

La prima causa è sicuramente la fioritura precoce delle piante, che quest’anno sono germogliate con circa due settimane di anticipo grazie ad una primavera mite. Inoltre, le zone di produzione dell’Europa Occidentale non sono state colpite dalle gelate che hanno invece afflitto le aree melicole dell’Europa Centrale e Orientale. Ma la ragione più importante dell’aumento dei quantitativi prodotti è quella legata alla pezzatura dei frutti. Nel 2010 le mele presentavano dei calibri piccoli e – per quanto ci riguarda – abbiamo avuto alcune difficoltà per soddisfare le richieste dei nostri clienti dell’area del Mediterraneo (soprattutto Italia e Spagna) che apprezzano soprattutto i frutti di dimensioni maggiori, con calibri 80+. Questa stagione ci aspettiamo mele di pezzatura normale: non saranno le misure del 2009 ma nemmeno i piccoli calibri del 2010. È bene ricordare che la grandezza dei frutti è una variabile determinante nel nostro lavoro: variazioni di un solo millimetro sulla dimensione media delle mele può determinare oscillazioni del 4% sul raccolto. Si può ricondurre a questa ragione il motivo di un raccolto più abbondante negli Stati dell’Europa Centrale.

 

Il bilancio della stagione 2010/11: positivo o negativo?

La stagione passata é stata tendenzialmente positiva ed é sembrata quasi troppo semplice dal punto di vista commerciale. Il motivo principale è legato alla scarsità di prodotto sui principali mercati europei, riconducibile ad un raccolto molto contenuto nel 2010. La stagione scorsa, infatti, la produzione continentale è stata una delle più basse degli ultimi dieci anni, attestandosi sulle 9,4 milioni di tonnellate. In particolare la Germania – il nostro principale mercato di riferimento all’estero – ha registrato un raccolto molto contenuto. Questa situazione ha favorito la nostra azione di vendita sia su questo mercato che nel resto del Nord ed Est Europa, dove si sono profilate una serie di opportunità commerciali vantaggiose. I calibri corrispondenti alla nostra produzione sono stati ben accolti dal mercato garantendo ai nostri soci produttori altoatesini la copertura delle spese di produzione, dopo la deludente annata commerciale del 2009/10.

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