MELE: BUONE LE VENDITE IN ITALIA, PRODUZIONI IN CALO NELL’EMISFERO SUD

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Wapa, l’Organizzazione mondiale dei produttori di mele e pere, ha tenuto un meeting a Fruit Logistica di Berlino. L’appuntamento è molto importante per i produttori perché consente non solo di fare il punto a metà circa della stagione commerciale in Europa, ma anche di valutare i dati di previsione di produzione dei paesi dell’Emisfero Sud ed i loro rispettivi programmi di esportazione.

Il quadro si arricchisce quindi di nuove informazioni e valutazioni che vengono di seguito riassunte.

 

La situazione in Italia

 

 

Dalla tabella si ricava una sostanziale conferma di un trend di vendite alto e confortante. La maggiore disponibilità di mele da tavola della stagione 2011 rispetto alla precedente è stata completamente assorbita e le giacenze tra le due annate sono praticamente identiche.

Il ritmo di vendita è stato costantemente elevato, con un dato cumulato dall’inizio anno pari a 919.617 tonnellate, contro le 898.382 ton della stagione precedente. Nel mese di mese di gennaio il trend di vendita è stato particolarmente interessante per i consorzi del Trentino Alto Adige, che hanno collocato 152.138 tonnellate rispetto alle 140.198 del 2011.

Dal punto di vista varietale particolarmente interessanti le vendite per il gruppo Gala, con un volume cumulato di 220.757 tonnellate (+2,4% sul 2011) e Red Delicious, con vendite totali di 119.447 tonnellate, superiori del 13% rispetto alla stagione precedente. Molto soddisfacenti anche il collocamento per Granny Smith (+10%), Fuji (+20,6%).

La varietà Golden, in particolare con i Consorzi del Trentino Alto Adige, ha maturato una buona performance, con vendite cumulate dall’inizio stagione pari a 247.087 tonnellate (+2,8% sul 2011), che ha permesso di recuperare parte della maggiore produzione di questa varietà. La capacità di assorbimento del mercato nazionale può essere giudicata costante, mentre sui diversi mercati esteri il trend di vendita è certamente interessante, fatta eccezione per la Germania dove ancora residua una quota di produzione locale.

 

I paesi dell’Emisfero Sud

 

Le tabelle seguenti riassumono le previsioni di raccolta e di esportazione dei 6 maggiori Paesi produttori di mele dell’Emisfero Sud.

 

  

Nel complesso è prevista una produzione inferiore del 2% rispetto all’anno 2011, con una punta di -9% in Argentina, che prevede ulteriore ribasso per effetto di recenti vaste grandinate nelle due regioni più importanti (Rio Negro e Neuquen) e Brasile, con un -5%.

Importante è però la valutazione sui programmi di esportazione, che prevedono una contrazione del 4% del volume totale di mele collocate principalmente in Europa, Asia, Usa e Canada. Va considerato che circa il 35% delle mele provenienti dall’Emisfero Sud, che corrisponde a circa 580.000 tonnellate. interessa la Comunità Europea e che tale quantitativo, a motivo della pressione ancora alta in Europa e dello sfavorevole tasso di cambio, potrebbe ulteriormente ridursi.

Tutti i Paesi hanno segnalato un andamento stagionale nella norma, con eccezione della Nuova Zelanda che presenta un ritardo di circa due settimane nella maturazione. Per concludere, a circa metà della stagione commerciale, si può esprimere un giudizio certamente positivo per l’andamento delle vendite, ma permane una remuneratività finora poco soddisfacente sia pur con segnali di ripresa per alcune varietà.

 

Assomela s.c. è il Consorzio delle Organizzazioni di Produttori di mele italiani che rappresenta l’80% della produzione melicola nazionale, a cui si associano le OP VOG (Marlene), VIP e VOG Products della Provincia di Bolzano, Melinda e "la Trentina" della Provincia di Trento, COZ e Nord Est della Regione Veneto, Melapiù della Regione Emilia Romagna, Rivoira e Lagnasco della Regione Piemonte e Melavì della Regione Lombardia.

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