MEDFEL È CRESCIUTO MA IN APRILE “ERA MEGLIO”

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Lo spostamento da aprile a maggio di Medfel non ha portato molti benefici alla fiera di ortofrutta di Perpignan, che si è conclusa ieri, 15 maggio, e alla quale il Corriere Ortofrutticolo era presente con uno stand e con i numeri della rivista di marzo e aprile 2014.

 

Lo spostamento delle date ha risposto alle esigenze degli organismi che in Italia (CSO), Spagna e Francia si prendono cura di raccogliere i dati sulle previsioni produttive in Europa della frutta estiva (in particolare pesche, nettarine e albicocche), previsioni che tradizionalmente vengono presentate e diffuse in questa piccola ma molto specializzata rassegna francese di taglio mediterraneo.

In aprile gli analisti non avevano materiale sufficiente ad elaborare previsioni attendibili, in maggio sì. E’ successo però che per rispondere a questa esisgenza la fiera ha perso importanti interlocutori che proprio in Francia meridionale (ma anche in Spagna) sono alle prese con importanti campagne produttive appena avviate e quindi non possono distogliersi dalle proprie aziende.

Gli espositori di Medfel se ne sono accorti e sono stati alcuni di loro a sottolineare questo aspetto, sperando che nel 2015 Medfel torni al suo calendario tradizionale. Medfel 2014 è comunque cresciuta in termini di espositori (che hanno sfiorato i 250), al punto che l’elegante padiglione di Perpignan (a forma di enorme tartaruga in cemento e legno) comincia ad essere insufficiente. La presenza italiana si è confermata modesta sia in termini di espositori che di visitatori. Sono cresciute le presenze di Marocco e Portogallo. Quest’ultimo Paese si è presentato con un grande spazio attrezzato e numerose aziende pronte a incontrare i buyer provenienti da Algeria, Germania, Arabia Saudita, Austria, Bahrein, Brasile, Bulgaria, Croazia, Danimarca., Emirati Arabi, Egitto, Spagna, Francia, Finlandia, Hong Kong, Indonesia, Irlanda, Italia, Giappone, Kuweit, Libano, Lussemburgo, Malesia, Marocco, Olanda, Polonia, Quatar, Repubblica Ceca, Gran Bretagna, Russia, Singapore, Slovacchia, Slovenia, Svezia e Tunisia, per un totale di 35 Paesi e 106 persone.

Ancora una volta, gli incontri d’affari, con visiste programmate dei buyer agli stand da parte degli organizzatori, sono stati il principale punto di forza della rassegna. Il secondo è la vicinanza del Mercato di Saint Charles, la prima piattaforma ortofrutticola d’Europa, che è possibile visitare prendendo contatto con i responsabili, presenti in fiera nello stand del Mercato.

Il terzo è il forte sostegno economico dell’agenzia di promozione Sud de France della Regione Languedoc Roussilon. Questi tre elementi ci fanno ritenere che Medfel avrà comunque un futuro, come punto di contatto tra l’ortofrutta di questa regione e il mondo.

Quando poi ripartirà il Mediterraneo, dopo le crisi innescate dalle diverse primavere arabe, Medfel ne beneficierà e potrà compiere il saldo di qualità che era nella mente dei suoi promotori sei anni fa. Il CSO ha coordinato la presenza italiana. Tra le new entry aziende come la Malavasi di Poggio Rusco (Mantova) e il Mercato di Padova (MAAP), la cui delegazione, guidata dall’ad Giancarlo Daniele e dal direttore Francesco Cera, ha avuto contatti in fiera, ha visitato il Saint Charles e, sulla strada del ritorno, è stata al Mercabarna, il grande Mercato di Barcellona.

Non dimentichiamo che Perpignan è il centro della Catalogna francese, ed è facilmente raggiungibile dalla Spagna (aeroporti di Barcellona o di Girona), affittando un’automobile o prendendo un mezzo pubblico. Gli espositori italiani ci sono sembrati allineati sulla richiesta del ritorno della fiera ad aprile. (a.f.)

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