MASSERIA FRUTTIROSSI SI PREPARA ALLA NUOVA STAGIONE DEL MELOGRANO

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Tra i primati nazionali della Puglia c’è la maggiore superficie a melograni – 300 ettari – di proprietà di una singola azienda. Parliamo di Masseria Fruttirossi di Castellaneta, in provincia di Taranto, con un impianto, inaugurato nell’ottobre 2018, dotato di settemila metriquadri di celle frigorifere circondato dai terreni in produzione, letteralmente immerso nel frutteto. La stagione inizierà a fine agosto per proseguire fino a novembre. 
“Nel 2021 – afferma Dario De Lisi, responsabile commerciale e marketing – dovremmo avvicinare il nostro obiettivo di una produzione di 12 mila tonnellate destinata, come è già oggi, per la metà al mercato del fresco e per l’altra metà al mercato dei succhi e degli estratti a freddo. Tutto fatto in casa, all’interno del nostro stabilimento, perché fin dall’inizio il nostro è nato come un progetto di filiera completa. Siamo decisi a raggiungere volumi cinque volte più grandi di quelli dell’ultima stagione”.
Proprio per integrare il prodotto trasformato, Masseria Fruttirossi coltiva anche goji (che vengono pure essiccati e trasformati in snack), aronia e avocado. Così i suoi estratti si possono considerare a tutti gli effetti un superfood (l’aronia è poco conosciuta ma contiene principi antiossidanti eccezionali).
Dario De Lisi
Il marchio dell’azienda è Lome Super Fruit, dove Lome è una sintesi tra le due lettere iniziali di Love e di melograno. I melograni freschi vengono venduti per l’80% alla GDO italiana e si stanno affacciando al mercato estero. L’azienda sta lavorando per avviare all’esportazione anche succhi ed estratti. La recente storia di Masseria Fruttirossi è partita con un accordo con la veronese B&B Frutta che in una prima fase ha funzionato da ufficio commerciale esclusivo; ora la collaborazione con B&B Frutta continua ma l’azienda ha avviato anche una commercializzazione diretta. “Abbiamo chiaro l’obiettivo di ottenere un melograno italiano di qualità a disposizione del mercato per il tempo più lungo possibile – sottolinea De Lisi -. Abbiamo per questo installato tecnologie innovative che ci permettono di avere prodotto disponibile per cinque-sei mesi dall’introduzione in cella. Da novembre, quando termina la campagna produttiva, possiamo così arrivare fino al marzo dell’anno successivo”.
Un aspetto interessante di un progetto che ha comportato un investimento complessivo di 50 milioni di euro, è l’economia circolare entrata in funzione parallelamente alla produzione dei succhi. “Abbiamo un impianto di compostaggio che funziona per il riciclo dello scarto di estrazione del succo – spiega De Lisi -. I lombrichi mangiano lo scarto e producono un humus fertilissimo che viene reintrodotto per la concimazione delle piante”.
Gli erbicidi sono assolutamente esclusi dalla produzione. Il prodotto è a residuo zero. “Abbiamo avviato nell’estate del 2019 la piantagione dell’avocado, le piante stanno reagendo bene, avremo il primo raccolto nel 2021. Stiamo procedendo. Oggi siamo a circa il 20% della realizzazione del nostro progetto ma stiamo andando avanti decisi a portarlo fino in fondo”.
Nel novembre 2019 Masseria Fruttirossi, sfruttando le tecnologie presenti in azienda, ha avviato anche la produzione della nuova spremuta di arancia “Lome Super Fruit”, 100% solo purissimo succo di arance coltivate sul territorio pugliese, senza zuccheri o conservanti aggiunti. La spremitura delle arance avviene rigorosamente a freddo e poi le bottigliette da 250 ml vengono sottoposte al trattamento HPP (High Pressure Processing) nella macchina Hyperbaric 420 al cui interno si sviluppa, sempre a temperatura ambiente, l’enorme pressione idrostatica di 6.000 bar.

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