Il tema dei consumi solleva un grande interesse. La controprova si è avuta a Milano nel corso della presentazione del Rapporto Ortofrutta (il numero 14 della serie messa in piedi con successo da Roberto Della Casa) realizzato da Agroter per ‘Mark Up’.
Della Casa ha ricordato che dal 2008 al 2012 i consumi nazionali sono calati dell’11 per cento, ben oltre la media, pure negativa, registrata in Europa e Stati Uniti, sottolineando che il trend non si giustifica con il solo riferimento ai prezzi che salgono, come dimostra l’andamento in crescita dei consumi dei prodotti biologici.
Bisogna dunque cambiare approccio. Da una parte va promossa la salubrità alimentare dell’ortofrutta con strategie mirate, facendo leva anche su azioni promozionali incentivate dalla politica europea, dall’altra va stretto un patto tra produzione e distribuzione per valorizzare la presenza dell’ortofrutta sui banchi di vendita.
Con una trovata all’americana, Della Casa ha lanciato un programma in dieci punti che ha chiamato delle ’10 S’ perché ogni azione si basa su una parola-concetto che inizia per ‘s’ (sapere, salute, salubrità, storia, sapore, status, servizio, spettacolo, socialità, snack). Un elenco un po’ strano nella sua complessità, uno sforzo tuttavia di creatività che va apprezzato.
Un manager presente ci ha confidato: "Se il professore avesse avuto un po’ più di tempo per rifletterci, chissà quale altra diavoleria avrebbe inventato o chissà quante altre "esse" avrebbe aggiunto!".
Scherzi a parte, il problema del rilancio dei consumi è tutt’altro che semplice, come lo stesso Della Casa ha detto, e i testimonial che ha invitato a Milano (uno chef, un medico nutrizionista, un ex campione di pallavolo che ora si dedicata a programmi per bambini, un bravo distributore come Giuliano Canella) sono stati la prova che è da loro, dalle categorie che rappresentano, che il cambio di strategia può e deve partire. (af)
