Le importazioni di prodotti agroalimentari dalle Marche nei primi nove mesi dell’anno sono cresciute del 14% e – secondo la Coldiretti regionale – "spesso sono destinati a divenire magicamente made in Italy senza che i consumatori lo sappiano e a danno delle aziende agricole locali".
Sulla base dei dati Istat, il valore degli arrivi di cibo straniero ha raggiunto i 330 milioni di euro, con un netto balzo in avanti rispetto allo scorso anno. Di segno opposto l’andamento dell’export: il valore degli acquisti di cibo prodotto nelle Marche è aumentato dell’8%, superando quota 255 milioni di euro. In Asia si registra un vero e proprio boom, con la crescita delle esportazioni del 31% rispetto allo scorso anno, grazie anche alle recenti iniziative che hanno interessato i paesi arabi e la Cina. Gli acquisti agroalimentari in aumento anche negli Stati Uniti (+2%) e buoni segnali arrivano anche dall’Africa, dove il valore dell’export e’ quasi raddoppiato pur mantenendosi ancora su numeri limitati, così come in Oceania (+50%); leggera flessione (-2%) sul mercato europeo, che resta comunque il principale mercato di sbocco per l’agroalimentare marchigiano.