MALTEMPO, AGRICOLTURA IN GINOCCHIO NEL VERONESE

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Agricoltura letteralmente in ginocchio nel Veronese. Allagamenti, esondazioni di innumerevoli corsi d’acqua, temporali. Il territorio della provincia scaligera, come un po’ tutto il Nord Italia, è stato colpito negli ultimi mesi da una persistente ondata di maltempo culminata ieri con una nuova alluvione nell’Est veronese, a San Bonifacio e zone limitrofe, provocando anche un morto.

Nelle campagne la situazione è drammatica. Le precipitazioni dei mesi scorsi hanno sensibilmente rallentato la maturazione delle diverse colture e impedito in molti casi le semine di molte altre. Uno scenario che ha quasi dell’apocalittico secondo molti operatori del settore. Alcune settimane fa Coldiretti aveva annunciato danni per almeno cento milioni di euro, ma la stima, dopo le piogge e i disastri avvenuti nelle ultime 24 ore, verrà sicuramente rivista al rialzo, e di parecchio. I funzionari di Coldiretti e di altre associazioni di categoria in queste ore stanno monitorando la situazione per capire come poter intervenire in prima battuta e quali interventi di sostegno richiedere a Regione e Governo.

A rischio ci sono sia le colture appena seminate e quelle in fase di allegagione, come mele, pesche e kiwi. Particolarmente grave la condizione per le drupacee (pesche, susine e albicocche), la cui fioritura è almeno per metà dei casi compromessa. Il risultato sarà un raccolto scarso e assai inferiore alla media, con rischio successivamente di cascola dei frutti. Grave la situazione anche per le ciliegie, che rischiano di spaccarsi a causa delle piogge persistenti. Anche in questo caso il rischio è la perdita di buona parte della produzione, a partire da quella precoce. Le precipitazioni stanno inoltre provocando il diffondersi di attacchi fungini sulle piante che andranno a sommarsi ai danni colturali già esistenti.

Siamo di fronte a un’annata che purtroppo lascerà il segno”, commenta Cesare Magalini, vice direttore di Coldiretti Verona. “Da due mesi piogge e temporali non stanno dando tregua agli agricoltori che sono costretti a trattare continuamente le piante per cercare di salvare il salvabile. Vista l’eccezionalità della stagione stiamo valutando le misure da richiedere, anche in coordinamento con le Province limitrofe, a loro volta colpite dal maltempo. Pensare poi come lo scorso anno la situazione fosse completamente capovolta ma ugualmente critica, a causa della siccità, sa ancor più di beffa”.

In mattinata il governatore del Veneto Luca Zaia ha indetto una giunta straordinaria per fare il punto della situazione. "Sicuramente decreteremo lo stato d’emergenza e chiederemo lo stato di calamità naturale", ha detto Zaia commentando a SkyTg24 l’ondata di maltempo che sta colpendo il Triveneto.

"Una situazione come questa non siamo assolutamente in grado di reggerla", ha continuato Zaia, spiegando che non c’è ancora un bilancio dei danni, "ma saranno parecchie centinaia di milioni di euro: è stato colpito il cuore nevralgico dell’economia del Veneto", ha concluso. (E.Z.)

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