MAERSK SCOMMETTE SULLA PUNTUALITÀ MA I RITARDI AUMENTANO

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Maersk, il più grande spedizioniere marittimo del mondo, aveva annunciato lo scorso anno che la puntualità avrebbe sostituito i prezzi come metro per misurare la competitività del settore. A meno di dodici mesi di distanza però, i ritardi nelle consegne della flotta numero uno al mondo stanno peggiorando, guardando nei dettalgi i numeri di inizio anno.

Nelle prime venti settimane dell’anno è arrivato puntuale il 63,7 per cento dei container totali, rispetto al 65,9 per cento dell’anno precedente, secondo quanto riportato da Inttra, una piattaforma statunitense di e-commerce che tiene conto di 525.000 spedizioni alla settimana.

Ciò significa che per quanto riguarda l’anno 2012, la percentuale globale dei carichi arrivati in orario potrebbe diminuire, rispetto al 66,5 per cento del 2011 e al 68,8 per cento del 2010. Secondo Maersk, che sta operando in controtendenza e ha iniziato a ottobre a garantire partenze giornaliere per conquistare quote di mercato, i clienti possono ridurre i costi di spedizioni anche fino al 70 per cento se sono rispettati i tempi di consegna.

Molte compagnie rivali hanno invece cercato di rispondere alle esigenze del mercato mettendo in comune le navi sulle principali rotte tra Asia ed Europa. Il generale abbassamento dell’affidabilità potrebbe rivelare l’esigenza di alcune navi di anteporre il pieno carico alla sua puntualità.

"Ogni volta che una nave è in ritardo c’è qualcuno che incorre in un costo addizionale", ha detto Lars Jensen, amministratore delegato della SeaIntel maritime analysis di Copenhagen. "Per Maersk, l’affidabilità è estremamente importante, visto che è un suo obiettivo strategico". Le merci che arrivano tardi a destinazione incidono sensibilmente sui guadagni e causano la perdita di vendite, visto che gli scaffali dei punti vendita possono rimanere vuoti. Al contrario, se la merce arriva prima del previsto, ciò può tradursi in un costo di stoccaggio più alto del previsto e può richiedere un cambio delle procedure di smaltimento dei rifiuti o delle strategie delle procedure di produzione. Il numero dei container che arrivano con un giorno o più di ritardo sono stati il 60,6 per cento nelle prime venti settimane, rispetto al 58,8 per cento di un anno prima, sempre secondo Inttra, mentre il 34,4 per cento dei carichi è stato scaricato come minimo con un giorno di anticipo, rispetto al 33,4 per cento.

"L’impatto (di carichi in ritardo o in anticipo) può ripercuotersi sull’intera catena produttiva", ha affermato Ivan Latanision, vice presidente per la gestione dei prodotti di Inttra. "La puntualità è ovviamente la soluzione ideale".

Più di 70 navi Maersk percorrono la rotta tra Shanghai e l’Europa ogni giorno, per la quale è stato stabilito un tempo fisso di 34 giorni. Il servizio ha un tetto massimo per i tempi di consegna ed è garantito il giorno di partenza. Questo sistema si pone in contrasto con la prassi classica del settore, cioè l’overbooking per garantire il pieno carico, che spesso ha portato alcuni container a partire con un oltre una settimana di ritardo.

In caso di ritardo del servizio offerto da Maersk, i clienti vengono risarciti con 100 euro a container per i primi tre giorni e 300 euro oltre i tre giorni. La quota di mercato Maersk nel settore container è passato dal 14,5 per cento di marzo dello scorso anno a 16,2 per cento di giugno, misurata in termini di capacità delle navi. L’introduzione del servizio giornaliero è stato secondo la compagnia un fattore chiave per la crescita. (fonte: L’Avvisatore marittimo)

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