Da anni Macfrut ha perseguito l’internazionalizzazione sia stimolando le imprese del settore ad allargare i propri orizzonti, sia cercando di coinvolgerle in trasferte, missioni estere e incontri bilateriali, con la consapevolezza che come fiera si doveva fornire un reale contributo, cercando di portare a Cesena realtà come Cina, Usa, Africa, multinazionali, grande distribuzione.
Ma la propensione a operare oltreconfine non basta, così si è cercato di stimolare e favorire l’innovazione di prodotto e di processo, con una alta convegnistica per mantenere la competitività del sistema Italia che, grazie alle eccellenze agroalimentari, è molto apprezzato. Grazie a queste strategie –concepite a medio/lungo termine- si va verso l’inaugurazione di Macfrut 2013 con la consapevolezza che, rispetto al 2012 nei padiglioni espositivi ci saranno più delegazioni estere (fra cui un forte aumento dei Paesi del Mediterraneo) e una crescita dell’area occupata. Va sottolineato che si avrà una maggior partecipazione di buyers e operatori della grande distribuzione, soprattutto dai Paesi del Mediterraneo.
Con Macfrut si è creato uno “strumento” internazionale con cui raggiungere un obiettivo essenziale per l’intera filiera ortofrutticola: raccogliere la sfida e le opportunità che vengono dai cambiamenti subiti dal mercato, che è diventato globale. Un cambiamento al quale si risponde solo se si mette al centro la filiera ortofrutticola, contribuendo a renderla sempre più efficiente, forte e strutturata per essere competitivi su questo mercato che non conosce più confini, ma anche con l’obbiettivo di generare più reddito per tutti gli operatori, a partire da quello degli agricoltori.