MACFRUT DIGITAL SCALDA I MOTORI: “UNA NUOVA OPPORTUNITÀ PER IL SETTORE”

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Pronto a decollare Macfrut Digital (dall’8 al 10 settembre sul sito www.macfrutdigital.com) che, precisa il suo patron, Renzo Piraccini: “non sarà un marketplace, o una catena di webinar ma una vera e propria fiera digitale, la prima nel suo genere che ha già fatto il sold out ed ha anche una lista d’attesa. Abbiamo colto questa sfida che rappresenta anche un’opportunità con cui ribaltare i meccanismi delle fiere tradizionali. I trade show, di solito, permettono di incontrare il 20% di operatori nuovi e per il resto, di consolidare relazioni già acquisite. Vogliamo invertire questa proporzione”.

Renzo Piraccini durante la presentazione di stamattina

Per il secondo anno consecutivo, Macfrut (quest’anno digitale appunto) beneficia del supporto del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale perché, ha spiegato il viceministro della Farnesina, Emanuela Del Re: “è un evento importante per l’internazionalizzazione ma anche perché bisogna puntare su approcci strategici come quello dell’agricoltura sostenibile, della lavorazione dei prodotti, nella logistica agroalimentare e delle infrastrutture. Noi italiani abbiamo il know-how e questo può permetterci di costruire un mondo più equo anche con progetti di cooperazione con i paesi dell’Africa subsahariana”.

Già prenotati oltre 500 i moduli espositivi per 400 espositori suddivisi in 10 padiglioni virtuali dove le aziende avranno la possibilità di pubblicare un video da un minuto e dieci foto per spiegare in maniera ‘smart’ chi sono, cosa fanno e cosa cercano.

Oltre 87 gli espositori cinesi, i più numerosi. La loro grande presenza non stupisce in tempi di progetti infrastrutturali congiunti sulla Via della Seta del Mediterraneo, di apertura ai nuovi protocolli per export del kiwi via mare e soprattutto di vicinanza nella gestione della pandemia.

Un concatenarsi di situazioni che si riflettono positivamente sul mercato: +87% di export ortofrutticolo verso la Cina nei primi due mesi dell’anno prima del lockdown pari ad un volume d’affari di circa 26 milioni di dollari.

Sempre dall’Asia si registrano presenze da India e Indonesia con una collettiva di imprese. Ampia l’adesione dall’Africa nel Country Pavilion con Angola, Etiopia, Ghana, Kenia, Mozambico, Ruanda, Senegal, Sudan, Tanzania, Uganda. Arrivi anche da Centro e Sudamerica (Colombia, Cile e Repubblica Domenicana).

Forte anche la presenza dall’Europa con Belgio, Francia, Germania, Grecia, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna e Svizzera. Numerose le adesioni anche dall’Est Europa: Albania, Bulgaria, Moldavia, Ucraina, Uzbekistan.

“Uno degli elementi chiave di questa fiera e del business moderno – ha detto Piraccini nel corso della conferenza stampa di presentazione che si è tenuta stamattina in diretta streaming – è la comunicazione veloce ed efficace. Questo è uno dei pilastri di questa edizione che è figlia di tre rivoluzioni in atto. Oltre a quella comunicativa, anche il fatto che oggi, a causa del Covid, è diventato difficile viaggiare e o avere eventi particolarmente partecipati. In questo senso, sarebbe impossibile tenere una fiera tradizionale che, per definizione, è un vero e proprio assembramento di persone, anzi una ressa, altrimenti gli organizzatori non sarebbero contenti”.

Per realizzare un ambiente virtuale capace di movimentare un flusso di dati così ingenti (che, rassicura Piraccini, non costituiranno alcuna banca dati neanche per il monitoraggio postumo degli orientamenti del mercato) e che sono relativi alla gestione di circa 400 profili (di cui il 40% esteri) contro i circa 200 previsti inizialmente, con l’80% del flusso rappresentato da video, NatLive, il partner tecnologico, ha realizzato una piattaforma imponente alla quale, per problemi di gestione, è ammesso un numero massimo di 30mila partecipanti.

Macfrut Digital arriva in un momento particolare nell’internazionalizzazione del settore ortofrutta, dal momento che prima della batosta del Covid, tra gennaio e febbraio, l’export agroalimentare (di cui l’ortofrutta rappresenta la seconda voce dopo il vino) registrava incrementi in valore del 7%. Segnali di ripresa dopo i dati di calo registrati nel 2019 e che fanno della fiera (oggi virtuale) di Cesena, una risposta e un contributo coraggioso a sostegno dell’export anche in tempi bui come questi.

Sono già 600 i buyer iscritti di cui 550 esteri anche grazie alla collaborazione dei 74 uffici Ice nel mondo mentre, ad oggi, risultano già registrati circa 6mila operatori, anche in questo caso, per la maggior parte esteri (70%).

Per quanto riguarda gli aspetti contenutistici, ANBI, l’Associazione nazionale dei consorzi di bonifica, organizzerà per la quinta edizione il progetto di AcquaCampus che mira ad una gestione sempre più sostenibile dell’acqua.

“Nella giornata inaugurale dell’8 settembre – spiega Massimo Gargano direttore generale di ANBI – presenteremo in anteprima e in diretta streaming il progetto ‘Goccia Verde’ anche con l’intervento di Ettore Prandini, presidente di Coldiretti. Si tratta di una certificazione volontaria per i produttori che fanno un uso sostenibile dell’acqua. Ne ha abbiamo parlato con la ministra dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, con la proposta che speriamo accolga, che possa trattarsi di una certificazione ministeriale e non concessa da alcun ente privato”.

Il calendario degli eventi prosegue con il congresso sulla Biostimolazione che tende ad allineare gli strumenti sul mercato con gli obiettivi del New Green Deal: abbattere del 50% l’uso di fitofarmaci entro i prossimi dieci anni. “Si parlerà anche di cimice asiatica – ha precisato Camillo Gardini, presidente di Agri2000 – e saranno presentati gli esiti della battaglia contro questo parassita, condotta grazie all’inserimento dell’antagonista vespa Samurai. Saranno inoltre presentate tutte le novità in materia di biosoluzioni”.

A Luciano Trentini, profondo conoscitore ed esperto del settore, è stata affidata, invece, l’organizzazione dei Forum. “Faremo un focus sulla risorsa acqua e su tutte le tecnologie esistenti per ottimizzarne l’uso – spiega Trentini –, daremo uno sguardo anche all’agricoltura del futuro che punta su illuminazione in serra, su serre verticali ed urban farming. Tra i temi dei forum anche quelli più tecnici legati alla lotta alla maculatura bruna e alle principali malattie delle orticole oltre che alla meccanizzazione del settore che serve per far fronte al crescente problema della carenza di manodopera”.

Mariangela Latella

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