MACFRUT, CHAPEAU BAS A DOMENICO

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Dunque la sorpresa della prima giornata di Macfrut, come leggiamo in un comunicato della stessa Fiera di Cesena, che chiude oggi, è stato l’annuncio del presidente Domenico Scarpellini durante il convegno che ha aperto la manifestazione.

“E’ il mio ultimo Macfrut. Si è trattato di una profonda esperienza professionale e umana. Ringrazio tutti i colleghi del Cda e i dipendenti. Nei nostri obiettivi c’è sempre stato quello dell’efficienza e del buon funzionamento generale di Macfrut: lo abbiamo creato tutti assieme. Esprimo tanti auguri al mio successore”.

Domenico Scarpellini (nella foto) ha superato i 30 anni di presidenza della Fiera di Cesena, ha creato e poi ha sviluppato di anno in anno una delle più ‘vere’ fiere di distretto italiane. Le fiere di distretto sono quelle che nascono dal territorio. Macfrut è nato dal più forte e organizzato distretto ortofrutticolo italiano. A Cesena c’è tutto: la produzione, la tecnologia, la logistica, il commercio, l’esportazione. Una produzione organizzata che attraverso le sue aziende migliori è uscita dalla Romagna per allargarsi a molte altre regioni italiane. Una tecnologia che ha conquistato il mondo. Tutto vero. Che la fiera italiana dell’ortofrutta fosse a Cesena è così apparso a tutti, per decenni, un fatto naturale, un fatto che è girato attorno a una figura emblematica della sua terra e carismatica come Domenico Scarpellini.

Oggi, forse, i tempi sono cambiati e Domenico Scarpellini ne prende atto. Ha combattuto sempre: adesso passa il bastone a chi deve affrontare la realtà nuova, a chi deve esprimere tutta l’energia necessaria per leggere, interpretare e affrontare il futuro. Con Domenico Scarpellini il ‘Corriere Ortofrutticolo’ ha percorso un lungo tratto di strada. La storica rivista del settore, che nel 2015 compie cinquant’anni, è stata rilanciata proprio a Macfrut nel 1987 quando è stata presa in carico dalla casa editrice Gemma Editco che con continuità, da allora, la gestisce. Tante cose che ci riguardano sono nate con Macfrut e dentro Macfrut. E’ stato così fino a qualche anno fa. Con lui in particolare, con Domenico Scarpellini, abbiamo avuto sempre un rapporto sincero: ci ha criticati ogni volta che lo ha ritenuto, lo abbiamo divertito e compiaciuto, a volte lo abbiamo anche deluso, come quando ci ha urlato che eravamo dei "venditori di fumo" solo perché avrebbe voluto qualcosa di più da noi, qualcosa che, in quelle particolari circostanze, essendo noi dei ‘venditori’ di notizie e non di spazi fieristici, non eravamo stati in grado di dare. E le notizie a volte sì sono ‘fumo’.

Siamo giornalisti, ma questa non è l’occasione per parlare della ‘partita della successione’ o di quello che accadrà nel sistema fieristico, non facciamo ‘fumo’ Domenico, questo è il momento di fermarci qui e di dire a Domenico Scarpellini: chapeau bas Domenico, sei stato bravissimo.

 

Antonio Felice

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