IL MAAP DI PADOVA VUOLE ENTRARE IN ITALMERCATI

Condividi

Il Maap, Centro agroalimentare di Padova pronto ad entrare in Italmercati. Il giro di boa nasce dal cambio di giunta comunale, lo scorso giugno, a cui seguirà il rinnovo del board del Mercato con i due consiglieri nominati dal Comune, dei quali uno sarà presidente.

“Siamo in attesa delle nomine – ci spiega l’attuale direttore del Maap, Francesco Cera (nella foto), che abbiamo incontrato a Fruit Attraction -. Comunque vadano le cose, il primo obiettivo del nuovo cda sarà quello di far sì che Padova non resti isolata nel Veneto e ritorni ad essere protagonista a livello nazionale. In questo senso stiamo seriamente pensando ad una nostra richiesta di entrata in Italmercati, una rete dove attualmente i Mercati sono più rappresentati sia a livello nazionale che internazionale e, anche per questo, stimolati ad agire”.

Il vostro ingresso non creerebbe una competizione con la vicina Veronamercato?

“Lo escludo. Con gli amici di Verona lavoriamo da sempre insieme e ci dividiamo i Mercati. Verona è molto forte con la Germania e con l’Est Europa. Anche noi siamo presenti nell’Est Europa ma lavoriamo di più con l’Austria. Diciamo che insieme rappresentiamo quasi un miliardo di euro di fatturato di ortofrutta”.

Quali novità sul fronte dell’export avete intercettato a Madrid?

“Lo stand agroalimentare di Padova si presenta con sei ditte import-export, tra le migliori di Padova, poi c’è anche una ditta che fa logistica e trasporti ed una di IV e V gamma. Con questo pacchetto possiamo proporci al mondo come la Perpignan del Nord est facendo riferimento ad un hub che sull’eccellenza della logistica e dei trasporti ha costruito il suo successo”.

Quali sono i vostri punti di forza logistici?

“Abbiamo molti trasportatori dentro il Mercato. Alcuni hanno una concessione interna e alcuni agiscono localmente. Con loro cerchiamo di creare delle direttrici che ci permettano di operare su un bancale senza gravarlo di costo perché abbiamo già le direttrici attuate”.

Può darci qualche novità sulla partnership con il porto di Venezia?

“Nasce dal fatto che agiamo in un’ottica dinamica. Siamo molto forti con Est Europa ma siamo consci che la situazione non sempre durerà così e stiamo guardando oltre. Guardiamo alla Cina e al Sudest asiatico. Pensiamo di partecipare al Macfruit Attraction di Shanghai come missione esplorativa andando con la Regione Veneto appoggiandoci al porto di Venezia. Inoltre, sempre verso queste destinazioni lontane pare che stia per inaugurarsi una linea ferroviaria Ravenna-Cina che ci permetterà di raggiungere l’estremo Oriente in due settimane o poco più. Questo potrebbe aprirci un ruolo inedito per quei comparti interessati, come ad esempio quello agrumicolo, che fino ad oggi non ha trovato soluzioni logistiche adeguate”.

In che modo dovrete riadattare la vostra organizzazione in funzione di queste nuove destinazioni di mercato?

“Noi siamo forti con i pallet misti ma in questo senso possiamo iniziare a ragionare anche a carichi mono prodotto pensando alle referenze massicciamente richieste in quelle aree come mele, kiwi o clementine. Potremmo inoltre aprire la nostra attività anche all’import di merci dalla Cina anche in funzione del completamento di gamma che è un tema molto caro ai nostri grossisti”.

Mariangela Latella

Madrid

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE