Una buona fiera con ulteriori margini di crescita, ma che da subito ha raccolto un ampio favore. Una prima edizione sorprendente sia per quantità di presenze sia per qualità di contenuti.
Oltre 6.000 i visitatori per la prima edizione di LUV, la fiera svoltasi nel Nuovo Padiglione della Fiera del Levante, che per tre giorni ha reso Bari capitale europea dell’uva da tavola. Circa 200 gli espositori, in rappresentanza della quasi totalità delle aziende pugliesi di riferimento del settore, oltre a importanti fornitori di imballaggi, tecnologie e servizi, a partire dalla logistica.
Numerosi i momenti di confronto e approfondimento spaziando dall’innovazione in campo produttivo con l’uso delle nuove tecnologie, alle soluzioni per proteggere le coltivazioni. Ma anche economia, logistica, mercati ed export sono stati costantemente al centro degli incontri.
Approfondimenti su innovazione varietale, export, logistica e consumi
Un occhio di riguardo è stato dedicato all’attuale panorama varietale italiano con una tavola rotonda che ha ospitato i principali gruppi di breeding italiani: NuVAUT, IVC, Grape&Grape, SicilGrape e AgriUnitech, seguita da una mostra pomologica e un panel test che ha consentito ai partecipanti di testare tutte le varietà proposte.
Molto significativo l’incontro dedicato all’export, con interventi di Fruitimprese, con il vicepresidente nazionale Giacomo Suglia, con Simona Rubbi di CSO Italy e un grande esperto dello scenario globale del mercato dell’uva da tavola come il cileno Oscar Salgado. Così come notevole è stato il seminario dedicato allo logistica, con la presenza di Alis, Bestack, Apulia Logistics, in cui sono state illustrate le potenzialità dell’aeroporto cargo di Grottaglie.
L’agenzia bolognese SGMarketing ha presentato, con il suo direttore Salvo Garipoli, uno studio rivolto ai consumatori di uva da tavola al fine di comprenderne le abitudini di acquisto e consumo, individuando i principali inneschi utili a sostenere le vendite e supportare l’immagine della categoria nel punto vendita. Nello specifico, l’indagine ha coinvolto nel mese di settembre, 800 tra responsabili d’acquisto e acquirenti di uva da tavola.
Presentata la rete “Terre dell’Uva”. Annunciata la terza edizione di “Regina di Puglia”
Nell’ultima giornata è stata presentata “Terre dell’Uva“, la prima rete tra i Comuni dell’uva da tavola pugliesi, fondamentale per il rafforzamento e il successo del comparto. Un successo che passa anche dalla capacità della Grande distribuzione organizzata di valorizzare il prodotto, capacità che è stata oggetto di analisi grazie ad un’indagine promossa da “Terre dell’Uva” e svolta in otto catene distributive in quattro grandi città italiane (Bologna, Napoli, Roma, Milano). I risultati saranno diffusi a inizio 2025. Erano presenti i rappresentanti dei Comuni di Noicàttaro, con il sindaco Raimondo Innamorato, nominato presidente di “Terre dell’Uva”, di Rutigliano, con il sindaco Giuseppe Valenzano, di Polignano, con sindaco Vito Carrieri, oltre agli assessori all’Agricoltura di Castellaneta, Casamassima, Mola di Bari e Adelfia. Nello stesso contesto è stata annunciata la terza edizione di “Regina di Puglia”, l’evento promosso dal Comune di Noicàttaro che sta ottenendo un ampio successo, anche a livello internazionale, che si svolgerà dal 20 al 23 luglio 2025 con il dichiarato intento di promuovere non solo Noicàttaro ma tutti i Comuni della Rete. L’evento è stato illustrato da Germana Pignatelli, assessore allo sviluppo territoriale di Noicàttaro, che si è soffermata sulle potenzialità di un nuovo rapporto tra produzione agricola e turismo, obiettivo importante di “Regina di Puglia”.
Tornando a LUV, l’idea degli organizzatori è di farla diventare un momento di incontro biennale che possa raccogliere sempre più stakeholder provenienti anche dall’estero. “Sono davvero orgoglioso della riuscita di questa iniziativa – ha dichiarato Mirko Sgaramella, project manager di LUV – quando era solo un’idea, non avrei mai immaginato tutto questo. Gli incontri, la gente che ha creduto nel progetto, gli esperti giunti da tutto il mondo per offrire il proprio contributo, ma anche la fitta rete di collaborazione che si è creata confermano quanto sia fondamentale lavorare in sinergia per favorire la crescita di un comparto, come quello dell’uva da tavola, che rappresenta un’eccellenza del nostro territorio. L’appuntamento è per il 2026 con una nuova edizione che speriamo possa superare questo già grandissimo traguardo”.
Di rilievo è stato il supporto fornito a LUV dalla CUT (Commissione Uva da Tavola) e dal suo presidente Massimiliano Del Core così come dalla Banca di Credito Cooperativo di Conversano, main sponsor della manifestazione. (red)