LUV, BUON INIZIO PER LA FIERA DELL’UVA DA TAVOLA: “SERVE COSTRUIRE IL FUTURO DEL COMPARTO”

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È in corso alla fiera del Levante di Bari la prima edizione di Luv Fiera, la prima verticale di filiera dedicata all’uva da tavola, che si concluderà domani, giovedì 24 ottobre. È stato un buon inizio per la neonata rassegna, che conta 200 espositori.

Ieri si è tenuta la cerimonia d’inaugurazione a cui hanno partecipato istituzioni, autorità e organizzatori.

Mirko Sgaramella, project manager di Luv, oltre a ribadire come Luv sia la prima fiera europea interamente dedicata all’uva da tavola, ha ricordato le numerose attività organizzate nel corso della manifestazione fieristica, “a partire dalla Table Grape Conference, con approfondimenti dedicati a tutto il mondo dell’uva da tavola, passando a mostre pomologiche e panel test per l’assaggio delle nuove varietà di uva senza semi e poi ancora avremo uno show cooking e un premio volto alla valorizzazione dell’uva da tavola. Ci auguriamo davvero LUV – Fiera dell’uva da tavola costituisca un’occasione unica per tutti gli operatori della filiera per incontrarsi, approfondire tutti gli aspetti della filiera dell’uva da tavola – dal campo al postraccolta – avviare tavoli di lavoro permanenti e in generale per tracciare tutti insieme la direzione per il futuro dell’importantissimo comparto italiano dell’uva da tavola. In questi mesi di preparazione è stato particolarmente stimolante lavorare in maniera coordinata con i vari attori che hanno contribuito alla costruzione di questo progetto che ringrazio di cuore”.

Luciana Di Bisceglie, presidente della Camera di Commercio di Bari e di Unioncamere Puglia ha sottolineato la partecipazione di 161 aziende che arrivano a 200 con le OP. “È un grande risultato, un punto di partenza per proiettare il sistema dell’uva da tavola e la produzione verso traguardi futuri sempre più ambiziosi. È un momento molto proficuo, perché c’è un cambio di passo del settore, affiancato da una rete di istituzioni. Andiamo tutti nella stessa direzione. La Puglia, in questo momento, cresce più delle altre regioni, soprattutto quelle del Meridione. Possiamo fare sempre meglio, se il settore pubblico e quello privato sapranno davvero dialogare e unire le forze per poter concretizzare azioni indirizzate alla crescita. Se c’è sviluppo economico, quindi benessere economico, meno risorse saranno destinate alle politiche di welfare. La Camera di commercio ha una partnership storica con la Fiera del Levante e le specializzate sono il nostro futuro. Abbiamo la necessità di dover crescere con questo tipo di manifestazioni, ma lo possiamo fare solo contando su un quartiere fieristico all’altezza del nostro sviluppo economico. Oggi abbiamo piantato un seme, ma va innaffiato potendo contare su una struttura espositiva che possa ospitare altre manifestazioni di settore, di ricaduta globale, legate alle nostre produzioni”.

Donato Fanelli, BCC Conversano, ha aggiunto: “Come istituto non potevamo non cogliere quella che per noi è un’opportunità. A Trento abbiamo fatto una convention due settimane fa e mi ha colpito questa frase: “Fare bene il proprio lavoro per fare del bene nel proprio lavoro”, sembra una logica banale ma è molto profonda. Mi auguro che dopo questa edizione zero, possa essere superata la domanda “ma l’uva da tavola si fa in Puglia e non in Toscana?”. Quello che non comunichiamo non esiste: questa Fiera è quello che serviva al comparto”.

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