LUSIA, QUOTAZIONI DEGLI ORTAGGI IN RIPRESA

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Con dicembre è andato in archivio un anno particolarmente difficile per gli orticoltori polesani in particolare della zona di Lusia. Quotazioni basse a causa del calo dei consumi e consistente aumento delle spese produttive. Queste sono state le caratteristiche negative riscontrate per quasi tutto il 2013.

 

La crisi ha colpito più duramente le aziende di piccole dimensioni, poco strutturate e poco propense a seguire linee innovative. A livello meteo dicembre è stato caratterizzato da buone giornate di sole anche se fredde e dall’assenza di pioggia che hanno reso possibile la totale raccolta dei prodotti.

Il tono di mercato nei primi giorni del mese si è mantenuto debole, sulla scia del mese precedente, caratterizzato da un accentuato disinteresse all’acquisto da parte della domanda. Nella seconda parte, con una consistente flessione delle disponibilità di prodotto, normale per il periodo, le quotazioni in generale hanno registrato un rialzo, più accentuato per le lattughe.

Scendendo nel dettaglio analizzando l’andamento commerciale dei principali prodotti conferiti in mercato l’aglio in grappolo ha fatto registrare un leggero incremento del prezzo di vendita, mentre ha segnato un ribasso il prodotto lavorato in treccia e in treccia lunga. Per tutte e tre le lavorazioni le quantità commercializzate sono risultate in flessione.

Diminuzione delle quotazioni per bieta, catalogna e bianca di milano, da imputare ai leggeri problemi qualitativi. Continua l’andamento lineare per le carote anche se le quotazioni sono scese leggermente rispetto a quelle registrate a dicembre 2012. La buona offerta, associata ad una domanda interessata, ha permesso una fluidità nella vendita del prodotto. Le carote, anche nei momenti di crisi, riescono a trovare un proprio spazio nel mercato e dare soddisfazioni a chi le coltiva. E’ un prodotto che riveste un ruolo sempre più importante per i produttori della nostra zona tanto che, tutti gli anni, si organizza una giornata di festa dedicata alla carota che, quest’anno è arrivata alla settima edizione. Viene chiamata “Serata della carota” un evento che si svolge per un’intera giornata con varie manifestazioni, per finire con la tradizionale cena conviviale a base di carote.

Per i cavolfiori e i cavoli romani è stato un mese anomalo. Infatti, come accennato nella nota di novembre, la produzione di questi prodotti è stata anticipata rispetto al previsto, registrando un vuoto d’offerta a dicembre con una impennata dei prezzi per le poche partite di prodotto presenti. Mercato dinamico per tutte le varietà di cavoli cappucci. Le limitate disponibilità di prodotto hanno risvegliato, sul finire del mese, un discreto interesse della domanda, favorendo un rialzo dei listini. Avvio del mese poco brillante per i finocchi. La domanda ha iniziato a interessarsi al prodotto poco prima delle festività e le quotazioni sono salite di tono. Il prodotto ha evidenziato problemi qualitativi dovuti alle ripetute gelate notturne.

Buono l’andamento delle quotazioni per le lattughe che in questo periodo sono coltivate in serra. Il freddo e il ghiaccio hanno rallentato le operazioni di raccolta, essendo un prodotto molto fragile non può essere raccolto al di sotto di certe temperature, ma non hanno influito sulla qualità del prodotto. La domanda è stata particolarmente dinamica e disposta all’acquisto anche a prezzi in crescita. Regolare l’affluenza quantitativa per il porro mentre, le quotazioni hanno registrato una leggera flessione rispetto alle quotazioni dello scorso dicembre. La minore offerta di prezzemolo durante il mese si è trasformata in un aumento dei prezzi di vendita. A causa delle gelate parte del prodotto presentava difetti qualitativi. Continua la dinamica flessiva dei listini per il radicchio, gia sottolineata nel mese scorso. Tutte le varietà hanno sofferto della scarsa attenzione della domanda. Unica nota positiva si riscontra al termine del mese con una lieve ripresa delle quotazioni, dovuta prevalentemente ad una robusta riduzione dei volumi conferiti. Il mercato del sedano è stato a due velocità. Quello prodotto in pieno campo, che presentava difetti qualitativi a causa del ghiaccio è stato poco richiesto dalla domanda e le quotazioni sono risultate in ribasso, mentre per quello coltivato in coltura protetta, gli scambi si sono svolti su toni frenetici con prezzi in aumento.

Limitata l’offerta di spinaci che hanno percepito prezzi in linea con i prezzi di dicembre 2012. Il prodotto, anche se presentava leggeri difetti, è stato oggetto di interesse da parte della domanda. Si può ritenere positivo dicembre per la commercializzazione delle mele. In aumento le quantità conferite con una buona risposta della domanda. Quotazioni stabili tendenti sul finire del mese ad un leggero rialzo. La varietà più richiesta è stata la Golden Delicious molto amabile dal colore giallo con faccetta rossa, croccante e succosa, seguita dalla varietà Fuji di colore rosso con polpa croccante dal sapore molto dolce. Nel mese abbiamo avuto la presenza anche di kiwi e pere. Le quantità conferite per i due prodotti sono state irrisorie e le quotazioni non hanno seguito una logica di mercato

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