LUSIA: A NOVEMBRE CLIMA BUONO, ALTI VOLUMI DI PRODOTTO MA DOMANDA A RILENTO

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Clima soddisfacente, volumi alti ma domanda scarsa per le produzioni orticole e frutticole di Lusia, nel Polesine. Novembre  è stato particolarmente positivo soprattutto nei primi 20-25 giorni: buone giornate di sole con temperature gradevoli, intervallate da qualche giornata di pioggia. Le temperature superiori alla media hanno accelerato la maturazione dei prodotti.

Pertanto la merce che secondo programma doveva essere raccolta a dicembre, è stati raccolta a novembre. Sono stati immessi nel mercato quantitativi di prodotti in costante aumento e superiori ai volumi conferiti a novembre dello scorso anno. La qualità per i classici prodotti autunnali, cappucci, verze, radicchio, carote e altri è sempre stata eccellente, mentre erano visibili leggeri difetti per quelli a foglia: bieta, catalogna, ecc. Ottimi invece i prodotti coltivati in coltura protetta come le lattughe.

Durante gli ultimi cinque giorni di novembre si è registrato un repentino abbassamento delle temperature e l’arrivo delle prime brinate. Questa situazione ha creato disagio a diversi tipi di verdure, ma sicuramente è stata un toccasana per il radicchio che l’ha reso più croccante e gli ha fatto assumere un colore più intenso e brillante.

Nel complesso la domanda, visto i consistenti aumenti dei volumi, ha mostrato segnali di lentezza, giocando a prezzi al ribasso sull’acquisto dei prodotti. Solo per i prodotti di serra, soprattutto le lattughe, la domanda ha dovuto alzare il prezzo per accaparrarsi il prodotto, in quanto le disponibilità erano molto limitate.

Per l’aglio continua anche a novembre una situazione di pesantezza caratterizzata da una flessione dei prezzi di vendita e da un calo delle quantità commercializzate. Parte del prodotto conferito presentava leggeri difetti qualitativi. Prezzi al ribasso per bianca di milano, bieta da costa e catalogna. I listini per questi prodotti hanno evidenziato un calo a causa di una debole domanda e di un’offerta abbondante. Solo la bieta da taglio è stata oggetto di un discreto interesse della domanda che ha fatto lievitare le quotazioni. In aumento l’offerta di carote sia con foglia che defogliate. Alle ottime caratteristiche qualitative del prodotto è stata abbinata una buona lavorazione. Purtroppo si deve registrare un calo delle quotazioni.

Nei primi giorni di novembre si è assistito ad un incremento quantitativo dei cavolfiori, dovuto all’aumento delle temperature che hanno fatto maturare in anticipo il prodotto. Come fisiologica conseguenza si è assistito ad una flessione dei listini, anche se il prodotto era privo di qualsiasi difetto. Mentre da metà mese è quasi sparita la presenza del prodotto. Stessa sorte anche per gli altri tipi di cavolfiori: romano, rosso e verde; aumento delle quantità e ribasso dei prezzi di vendita. Situazione pesante pure per tutte le varietà di cavoli cappucci e dei cavoli verza. Flessione dei listini e aumento dei volumi conferiti in mercato.

Per i finocchi la contrattazione si è mostrata particolarmente attiva, favorendo un discreto aumento delle quotazioni. Le quantità immesse in mercato sono però risultate in calo di oltre il 50% rispetto alle quantità commercializzate a novembre 2012. Positivo novembre per le lattughe con aumenti delle quotazioni per tutte le varietà, anche se bisogna segnalare una consistente contrazione dell’offerta. La domanda ha evidenziato segnali di vitalità, soprattutto per le due varietà: gentile e cappuccia, favorendo rialzi delle quotazioni.

Risulta ancora positivo il mese di novembre per le patate. L’offerta limitata ha favorito buoni prezzi di vendita e discreto interesse della domanda. In aumento i quantitativi conferiti di porro. Il mercato per questo prodotto è stato poco dinamico con scambi limitati e prezzi in discesa. Alcune partite di prodotto presentavano leggeri difetti qualitativi. Discreta la richiesta di prezzemolo nel mese. Le quotazioni e le quantità conferite sono risultate in aumento. Sempre molto richiesto il tipo riccio che ha realizzato quotazioni sopra i due euro al chilogrammo. Desolante il quadro commerciale per le varietà di radicchio. La consistente offerta di prodotto che si è creata nel mese ha permesso alla domanda l’acquisto a prezzi in costante flessione. Mediamente le quotazioni sono risultate inferiori dal 10 al 30% rispetto alle quotazioni di novembre 2012. Si spera che con l’arrivo del freddo il consumarote sia più invogliato a consumare il prodotto, obbligando di conseguenza la domanda ad un acquisto più interessato del radicchio, favorendo così un rialzo delle quotazioni.

Abbondanti i volumi scambiati di sedano. Le quotazioni sono sempre state molto basse, circa il 10/15% in meno delle quotazioni di novembre scorso, anche se il prodotto presentava con un buon profilo qualitativo. Per gli spinaci l’andamento delle contrattazioni ha mostrato segnali di vitalità. La domanda interessata ha favorito un incremento del prezzo di vendita. Per il periodo in oggetto, la qualità del prodotto conferito è stata discreta. Anche le zucche hanno scontato la pesantezza di mercato. Offerta abbondante, soprattutto per il tipo violino, discreta la qualità e prezzi in ribasso. Segnali negativi arrivano anche dal comparto della frutta. Le quotazioni per mele e pere sono risultate in flessione rispetto alle quotazioni di novembre 2012. In aumento le quantità conferite che evidenziavano un adeguato profilo qualitativo. Fra la frutta solo il kiwi ha realizzato un aumento dei prezzi di vendita, dovuto alla consistente contrazione dell’offerta (-73%).

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