Bruxelles ha chiesto all’Italia – con un secondo avvertimento formale – di versare i dazi doganali al bilancio Ue relativi all’importazione di banane fresche. Si tratta di circa 6,7 milioni di euro. La Commissione europea ha infatti deciso l’avvio all’Italia di un ‘parere motivato’ che rappresenta l’ultima fase della procedura d’infrazione al Trattato Ue.
"Se l’Italia non ottempera entro due mesi, la Commissione può adire la Corte di giustizia europea". I fatti risalgono agli anni tra il 1998 e il 2004, quando alcuni uffici doganali italiani hanno accettato dichiarazioni doganali relative a banane importate con un medesimo peso standard, nonostante i controlli avessero rivelato che nella maggior parte dei casi il peso reale era superiore. Per Bruxelle quindi, le autorità italiane, "accettando sistematicamente dichiarazioni che, come avrebbero dovuto sapere, erano errate, hanno causato una perdita di risorse per il bilancio Ue e sono considerate finanziariamente responsabili". La Commissione ribadisce pertanto la sua richiesta di mettere a disposizione l’importo dovuto (previa detrazione delle spese di riscossione) "senza indugio". Lo riferisce l’Ansa.
