La Commissione europea ha adottato la proposta di revisione del sistema delle indicazioni
geografiche (Ig) per vino, bevande alcoliche e prodotti agricoli. Obiettivo, aumentare le
indicazioni geografiche in tutta l’Unione a vantaggio dell’economia rurale e ottenere un livello di
protezione più elevato, soprattutto online mantenendo qualità e standard alimentari elevati.
Tra le misure previste una procedura di registrazione abbreviata e semplificata, anche se non c’è stato il tanto temuto trasferimento di competenze dalla direzione generale Agricoltura della Commissione europea all’Euipo, l’agenzia UE incaricata della registrazione dei marchi con sede ad Alicante, in Spagna, che continuerà a fornire un supporto tecnico. Le diverse regole tecniche e procedurali sulle indicazioni geografiche verranno fuse, risultando in un’unica procedura di registrazione delle Ig per i richiedenti Ue ed extra Ue.
Poiché questa armonizzazione comporterà un tempo più breve tra la presentazione della domanda e la registrazione, si prevede che aumenterà l’attrattiva dei regimi per i produttori. La proposta comunitaria prevede anche una maggiore protezione delle Ig (anche per evitare nuovi “casi Prosek”) in particolare per quanto riguarda le vendite tramite piattaforme online e la protezione contro la registrazione in malafede e l’utilizzo delle Ig nel sistema dei nomi a dominio. Inoltre, gli Stati membri dovranno riconoscere i gruppi di produttori di Ig su loro richiesta: avranno il potere di gestire, far rispettare e sviluppare le loro Ig, in particolare avendo accesso alle autorità e alle dogane anticontraffazione in tutti gli Stati membri. La proposta riprende anche il regime di qualità per le specialità tradizionali garantite e l’uso del termine
“prodotto di montagna” come termine di qualità facoltativo.
Gli Stati membri restano responsabili dell’applicazione delle norme a livello nazionale, mentre la Commissione resta responsabile della registrazione, modifica e cancellazione di tutte le registrazioni. L’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (Euipo) fornirà supporto tecnico nel processo di controllo per accelerare le procedure, come ha fatto negli ultimi 4 anni fornendo un team di esaminatori. L’Euipo avrebbe voluto di più.
Nell’ambito del sistema di proprietà intellettuale UE, i nomi dei prodotti registrati come Ig sono legalmente protetti contro l’imitazione, l’uso improprio e l’evocazione all’interno della Ue e nei Paesi terzi dove è stato firmato uno specifico accordo di protezione.I nomi dei prodotti agroalimentari e dei vini sono protetti come Denominazione di origine protetta (Dop) e Indicazione geografica protetta (Igp), e quelli delle bevande alcoliche come Indicazioni geografiche (Ig). Famose indicazioni geografiche includono Bayerisches Bier, Champagne, Whisky Irlandese, Olive Kalamata, Parmigiano Reggiano, Vodka Polacca, Queso Manchego,
Roquefort.
L’Unione europea tutela anche le Specialità tradizionali garantite (Stg) che riguardano i prodotti agricoli che evidenziano gli aspetti tradizionali di un prodotto senza essere legati ad una specifica area geografica. Esempi di famosi Stgsono Bacalhau de Cura Tradicional Portuguesa, Amatriciana tradizionale, Hollandse maatjesharing e Kriek. Il valore delle vendite annuali di prodotti protetti da Ig viene stimato di 74,76 miliardi di euro all’anno, di cui oltre un quinto deriva dalle esportazioni al di fuori dell’Unione europea.
(fonte: Agrisole)