LOGISTICA, RICCI (UIR): “CRITICI I COLLEGAMENTI VIA TERRA, INTERVENIRE SULLA FERROVIA”

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Le carenze del sistema ferroviario di servizio alle merci incidono sui collegamenti tra porti e interporti, dove le merci, manipolate, stazionano per poi andare a destinazione. Per Alessandro Ricci, presidente di Uir, Unione interporti riuniti "esiste una criticità nella logistica dei collegamenti terrestri e il sistema ferroviario è il segmento su cui occorre maggiormente ragionare e intervenire".

 

"I porti, infatti, si possono collegare ai corridoi europei attraverso gli interporti e i collegamenti su ferro sono difficili un po’ ovunque. Fanno eccezione La Spezia, Ravenna, Napoli e, solo in parte (cioè il terminal di Voltri, ndr) Genova. A Livorno, ad esempio, la situazione è molto complessa". Per quanto riguarda Gioia Tauro, dove si era tentata la realizzazione, poi fallita, di un interporto, afferma Ricci, "se si vuole trasformarlo in un porto gateway, oltre che di transhipment, il collegamento ferroviario è essenziale. Il problema, però, è che, a livello europeo, stanno discutendo di modificare il corridoio 1, che doveva essere Berlino-Verona/Milano-Palermo e, invece, diventerebbe Helsinki-Napoli-Bari-Malta, saltando una parte della Calabria, che comprende Gioia Tauro, e la Sicilia".

 

Anche Roberto Arghenini, ad dell’Interporto di Rivalta Scrivia, che serve soprattutto gli scali dell’arco ligure, conferma la difficoltà nell’aprire il flusso delle merci dei nostri porti all’Europa. "Attualmente – dice – non abbiamo flussi significativi verso l’Europa. Ma stiamo cercando di fare in modo che molti traffici in import ed export, da e per Basilea e Padova, due aree dove attualmente la merce arriva dal Nord Europa, possano passare attraverso il porto di Genova".

 

L’interporto di Rivalta, che è anche azionista di riferimento di Rte (Rivalta terminal Europa, un terminal intermodale collegato con lo scalo di Genova-Voltri, ndr), ha appena varato il piano industriale 2011-2013. Un progetto che prevede investimenti superiori ai 23 milioni nel triennio, un tasso di crescita medio dei ricavi, nello stesso periodo, pari all’11% e un Ebitda in crescita di oltre il 20%, grazie all’ottimizzazione degli asset esistenti. Gran parte dei 23 milioni sono volti alla realizzazione di un nuovo blocco di magazzini, per una superficie totale pari a 50mila metri quadrati. Per quanto riguarda Rte (non compreso nel conto economico precedente), è stata definita, entro il 2011, la gestione di 5 nuove coppie di treni a settimana da e per il porto di Genova Voltri che, a regime, consentiranno il raddoppio degli attuali volumi di traffico (35mila teu di container pieni e 30mila teu vuoti). La notizia è riportata dal Sole24Ore.

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