Da domani, 4 aprile, l’Iran vieterà l’export di patate e cipolle. La decisione è stata presa dal ministero del commercio e dell’industria con l‘obiettivo di contenere l’aumento dei prezzi sul mercato interno.
Nel Paese mediorientale i prezzi di cipolle e patate stanno raggiungendo livelli insostenibili. In poche settimane infatti le quotazioni delle cipolle sono schizzate in alto fino ad aumentare del 500% mentre quelle delle patate si sono fermate, si fa per dire, ad un +200%.
L’aumento dei prezzi è il risultato del deprezzamento della moneta iraniana rispetto al dollaro, che ha creato uno squilibrio tra i prezzi interni e quelli dei Paesi vicini. L’esportazione di alcuni prodotti alimentari permette di realizzare profitti significativamente superiori alle vendite sul mercato interno. Inoltre le recenti inondazioni hanno colpito diverse regioni produttrici come Khuzestan e Kerman, il che comporterà una riduzione dei volumi disponibili.