LIMONI, PRODUZIONE MONDIALE IN CALO: PESANO CLIMA E RESE

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Nel 2022/23 la produzione mondiale di limoni e lime dovrebbe registrare una calo del 6,68% in volume rispetto alla stagione precedente. La diminuzione delle quantità prodotte è riconducibile al calo della produzione nei tre principali Paesi.
In base a un report FAS dello USDA, il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, nel 2022/23 la produzione mondiale di limoni e lime dovrebbe attestarsi su 9,270 milioni di tonnellate — un -6,68% rispetto al 2021/22, dovuto principalmente alla minor produzione in Messico, Turchia e Argentina.

I Paesi con la produzione in calo

Messico: la produzione messicana è stimata a 2,800 milioni di tonnellate, -5,21% rispetto alla campagna precedente. La diminuzione dei volumi di produzione è attribuita all’aumento dei costi con un’incidenza anche sulle rese.
Turchia: la produzione turca è stimata a 1,2 milioni di tonnellate, il 20% in meno rispetto alla stagione precedente. La flessione dei volumi prodotti è riconducibile alle gelate che hanno compromesso la fioritura.
Argentina: la produzione argentina è stimata a 1,770 milioni di tonnellate, -6,84% rispetto alla stagione precedente, a causa principalmente della siccità.
Unione Europea: la produzione UE è stimata a 1,567 milioni di tonnellate, -3,80% rispetto alla campagna precedente. Il calo dei volumi di produzione è imputabile alle condizioni climatiche sfavorevoli durante la fioritura e agli effetti di un’estate calda e secca in Spagna.
Stati Uniti: la produzione statunitense è stimata in 853.000 tonnellate, con un calo del 9,06% rispetto alla stagione precedente. Il calo dei volumi di produzione è ascrivibile alle minori rese in California.

I Paesi con la produzione in crescita

Sudafrica: la produzione sudafricana è stimata in 660.000 tonnellate (+1,53% rispetto alla campagna scorsa). L’incremento dei volumi di produzione è attribuito alle condizioni climatiche favorevoli e al numero crescente di giovani alberi che stanno per raggiungere la piena produzione.
Cile: la produzione cilena è stimata in 200.000 tonnellate (+42,85% rispetto alla stagione precedente). I maggiori volumi di produzione sono riconducibili alle migliori condizioni climatiche dopo le gelate dell’anno scorso e all’ampliamento delle superfici coltivate.
Il report indica inoltre che — a livello mondiale — il volume totale destinato all’industria e alla trasformazione dovrebbe arrivare a 2,317 milioni di tonnellate (-12,56% rispetto alla stagione precedente), quello totale esportato dovrebbe attestarsi a 2,355 milioni di tonnellate (-5,57%), mentre quello totale importato dovrebbe essere di 2,300 milioni di tonnellate (-2,46%).

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