LIMONE D’AMALFI IGP PIÙ FORTE DEL MALTEMPO. VENDITE SOSTENUTE GRAZIE AD UN NATALE FRIZZANTE

Condividi

Limoni della Costiera Amalfitana più forti del maltempo che si è abbattuto nei giorni scorsi nel Mezzogiorno e in particolare in Campania.

“Grazie all’attenzione che poniamo nella manutenzione dei terreni agricoli di produzione e in particolar modo degli storici muretti a secco che delimitano gli appezzamenti dove vengono coltivati i nostri limoneti, le piogge e il maltempo dei giorni scorsi non hanno provocato troppi disagi”, afferma Carlo De Riso (nella foto di apertura) di CostieraAgrumi. “I nostri produttori – sottolinea l’imprenditore a capo dell’op campana che conta 170 produttori, medio-piccoli, nell’area amalfitana e zone limitrofe – vanno davvero elogiati per il grande lavoro che ogni giorno compiono per coltivare e produrre al meglio i limoni”.

Dando uno sguardo invece alla stagione, il periodo natalizio si è chiuso con risultati molto positivi: “Il riscontro sui mercati è stato ottimo, anche all’estero dove il limone italiano viene sempre più apprezzato: dalla Scandinavia, alla Germania e Svizzera fino a Dubai, dove in particolare il prodotto premium trova ottimi canali di vendita – conferma il titolare dell’azienda campana, specializzata tra le diverse tipologie nella produzione e commercializzazione del Limone Costa d’Amalfi IGP. I volumi di raccolta raggiungono circa 1,2 milioni di chili nell’areale della Costiera, arrivando nel complesso come OP, considerando anche le superfici limitrofe, a 3 milioni di chili. La raccolta, effettuata tutto l’anno, avviene attraverso ripide e lunghe scale grazie al duro lavoro dei raccoglitori che trasportano a spalla grosse e pesanti ceste. I limoni sono raccolti a mano per evitare maltrattamenti meccanici che ne comprometterebbero l’aspetto e l’integrità. Sono confezionati in apposite casse che vengono distribuite entro le 24/48 ore dalla raccolta, grazie a camion dotati di celle isotermiche refrigerate, per garantire freschezza, genuinità e qualità, in quanto il prodotto non subisce alcun trattamento con cere e conservanti.

Nel frattempo proseguono i lavori al nuovo stabilimento: si tratta di una ristrutturazione di un’antica cartiera della zona che ha previsto un investimento di 9 milioni di euro. “Abbiamo legato il risanamento conservativo e l’adeguamento statico alla bellezza di ceramiche vietresi e cotti campani, collegando sia l’attività produttiva e commerciale del limone all’attrattiva turistica”, sottolinea l’imprenditore campano. Una parte dello stabilimento di oltre 6000 metri quadri sarà dedicata a show cooking e corsi di cucina amatoriale in cui svelare i segreti su come utilizzare il tipico limone locale, unico e inconfondibile.

Emanuele Zanini

emanuele.zanini@corriere.ducawebdesign.it

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE