”In nessuna delle diverse bozze che circolano troviamo risposte alle richieste che varie associazioni del cluster marittimo-portuale hanno presentato al governo”. Assoporti, l’associazione dei porti italiani, esprime così ”preoccupazione” e ”forte perplessita”’ per il decreto legge sulle liberalizzazioni varato venerdì scorso dal Consiglio dei ministri.
Due, in particolare, le criticità sollevate dal presidente di Assoporti, Francesco Nerli, come sottolinea l’Ansa: ”La norma in tema di extragettito Iva per le società di progetto per le opere portuali – osserva – ignora ruolo e funzioni delle Autorità Portuali, ovvero degli enti che amministrano i maggiori porti marittimi nazionali, e sembra limitare quello strumento di supporto all’infrastrutturazione portuale alle sole procedure gia’ avviate”.
Secondo Assoporti, inoltre, ”la norma in materia di dragaggi ancora una volta rinvia a successivi decreti attuativi – sostiene Nerli – e non fa chiarezza riguardo ai contenuti dei progetti di dragaggio, non rispondendo alle esigenze di certezza e celerità degli enti che amministrano i porti, degli operatori e in definitiva – conclude – alle necessità dell’intero sistema-Paese”.