LE POTENZIALITÀ DEL PORTO DI GENOVA SENZA TRANSHIPMENT, MERLO: “PROPOSTA SBLOCCA-PORTI AL GOVERNO”

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Genova quattordicesimo porto in Europa nel 2013 per il traffico containerizzato. Ma come cambierebbe la classifica se, come funziona in America, si calcolasse solo il traffico di destinazione finale, considerando quindi i porti come un servizio diretto al mercato di riferimento e non come piattaforma di rotazione?

 

In termini di “billed containers", ossia senza calcolare il transhipment, Genova farebbe un grande salto in avanti. Avrebbe chiuso il 2013 all’ottavo posto, molto vicino a Le Havre e Valencia (come da tabella allegata). E nel 2014, viste le proiezioni continentali, potrebbe legittimamente ambire alla sesta piazza. Questo perché Genova ha la quota più bassa d’Europa di transhipment: il 6,3% dei teu nel 2013, dato confermato nel 2014, ben al di sotto delle quote di tutti altri grandi porti, con cifre che vanno dal 15% di Barcellona al 50% di Valencia.

L’unico scalo che si avvicina a Genova è Felixstowe, all’8%, non a caso il porto britannico di destinazione finale per eccellenza. Secondo questo sistema di calcolo, Genova sarebbe il primo porto subito dopo gli irraggiungibili "top five," gli scali del Northern Range: Rotterdam, Amburgo, Anversa, Bremerhaven e, appunto, Felixstowe.

Commentando le statistiche, il presidente dell’Autorità portuale di Genova, Luigi Merlo, ha dichiarato: "Visti gli ottimi risultati conseguiti dalla comunità portuale genovese, che potrebbero diventare straordinari se riprendessero i consumi interni, e alla luce dell’esperienza di questi anni, sono convinto che con alcuni provvedimenti di semplificazione, sburocratizzazione ed efficientamento organizzativo, legato al fenomeno del gigantismo navale, la nostra crescita potrebbe essere ulteriormente incrementata. Per raggiungere questo scopo e con fini esclusivamente collaborativi, per contribuire alla crescita del Paese, sto elaborando un pacchetto di norme "sblocca porti" che entro il mese di settembre trasmetterò a Governo e Parlamento. Saranno norme a costo zero, che non interferiranno certo sulle scelte di governance, che sono di competenza delle istituzioni romane: ma potrebbero aiutare molto Autorità portuali e operatori".

 

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