Il servizio de Le Iene di ieri sera (leggi news) sui presunti pesticidi fuori norma trovati nell’ortofrutta comperata in un mercato milanese e il consiglio di acquistare frutta e verdura nella grande distribuzione perché più sicuri, non poteva passare inosservato agli operatori. Il primo a reagire, e duramente, è Valentino Di Pisa (nella foto), presidente di Fedagro Mercati.
“Si è trattato di un servizio che crea disinformazione, danneggia l’economia ed è scorretto, specialmente nei confronti delle migliaia di persone che lavorano, e bene, nei centri agroalimentari italiani”. “Ci sono mercati all’ingrosso certificati e in cui i controlli vengono fatti costantemente. A Bologna, per esempio, ogni anno vengono effettuate 90 mila analisi dei prodotti in entrata", spiega il numero uno di Fedagro. "I risultati delle analisi, mirate sui pesticidi pericolosi, ci dicono che solo il 2% dei prodotti è fuori regola. E così accade in molti altri centri agroalimentari italiani. Molti mercati hanno anche dei sistemi di autocontrollo e autocertificazione, che funzionano. Se ci sono state delle manchevolezze riguardano semmai le Asl. Tra l’altro la legge 194 addebita ai grossisti una tassa che dovrebbe servire per coprire le spese dei controlli delle stesse aziende sanitarie locali”.
A Di Pisa, inoltre, non va proprio giù la conclusione del servizio in cui si afferma che è meglio comperare frutta e verdura nei supermercati perché qui la merce è più controllata. “Sono affermazioni gravi, generaliste e soprattutto false. Con servizi del genere non si tutela il consumatore, si fa terrorismo. Non escludiamo di tutelarci per vie legali, magari in accordo anche con gli enti gestori dei Mercati”. (Em.Zan.)
