Provocatorio, diretto, estremamente comunicativo e promoter di se stesso. Anche questa mattina nel ’suo’ FICO, Oscar Farinetti (nella foto), intervenendo al convegno organizzato da Verallia (terzo produttore mondiale di bottiglie e vasi in vetro per il food e il beverage) su: “Innovazioni dirompenti nel food and beverage”, non si è smentito e ha sintetizzato il suo pensiero in 5 parole chiave che sono anche il filo conduttore del suo recente libro dal titolo essenziale e tutto da interpretare: ’Quasi’.
Le 5 parole sono: quasi, coraggio, rispetto, ottimismo, senso del futuro. Prima una premessa: il nostro Paese – ha detto – nasconde “una potenza stratosferica” e non la sfrutta. Siamo “i nipoti di Marco Polo e Cristoforo Colombo” ma siamo affetti da provincialismo. Dobbiamo uscirne, pensare globale agendo in tutto il mondo come fossimo a casa nostra.
Ed ecco l’interpretazione delle 5 parole fatta da Farinetti. Quasi: siamo imperfetti, non dobbiamo cercare la perfezione ma imparare a lavorare nell’imperfezione. Coraggio: facciamoci interpreti e attori nel mondo con coraggio della “potenza stratosferica del nostro Paese”. Rispetto: l’acqua, la terra, l’aria vanno rispettate per evitare l’avvicinarsi della fine del mondo, ciò riguarda individualmente ognuno di noi, “è fico chi ha rispetto”. Ottimismo: siamo il Paese più pessimista al mondo, basta, ognuno deve sapere che i problemi, tutti, si possono risolvere, è questo l’atteggiamento giusto in tutte le circostanze. Senso del futuro: è indispensabile, a tutte le età, fa sentire giovani i meno giovani (che sono la maggioranza nel nostro Paese) e per migliorare, per prepararsi al futuro, non bisogna vergognarsi di copiare; copiare è un esercizio umile, onesto, intelligente, utile: “Ho sempre copiato”.
Pillole di Farinetti che vanno (più o meno) bene per tutti, anche per chi si sforza di sviluppare la filiera italiana dell’ortofrutta in patria e nello scenario globale. (a.f.)