Produzione di lamponi (varietà Adelita) in ritardo di almeno 15 giorni alla Coop Sole di Parete (Caserta), a causa principalmente del clima. I volumi non sono ancora particolarmente alti. “Tra alcune settimane inizierà il grosso delle quantità – annuncia Pietro Ciardiello (nella foto, direttore di Coop Sole – che per il 2016 dovrebbero attestarsi attorno al migliaio di quintali”. Per la cooperativa campana la coltivazione del lampone rimane ancora una nicchia – considerando che in totale raggiunge le 20 mil tons di produzione di ortofrutta (in particolare fragole meloni e ortaggi invernali) – ma sempre più strategica.
Nonostante alcuni problemi di calendario e programmazione con gli impianti, i risultati di questo primo scorcio di campagna lamponi – iniziata a ottobre – sono più che soddisfacenti. A testimoniarlo è il raffronto di prezzo tra un cestino da 125 grammi venduto lo scorso anno e quest’anno: “Se nel 2015 si vendeva di media a 1,10 euro, ad oggi lo stesso quantitativo è commercializzato nella grande distribuzione a 1,70 euro”. A determinare questa differenza, secondo Ciardiello, è anche la attuale mancanza di prodotto: “Nel Veronese ci sono meno volumi rispetto alla media, prodotto spagnolo non se ne vede. La scarsa disponibilità di merce ha fatto innalzare i prezzi, mentre la domanda di lamponi continua a crescere, specie per i frutti di alta qualità che ripaga sempre”. La campagna produttiva e commerciale proseguirà fino a giugno, ma la coop casertana ha già un obiettivo per il 2017: “Vorremmo triplicare le produzioni e arrivare a tremila quintali – annuncia Ciardiello. Forse è un sogno, ma noi ci proveremo. Gli spazi sul mercato ci sono”.
Emanuele Zanini